
L’AQUILA – Anche Papa Francesco scende a sostegno dell’Aquila e delle popolazioni colpite dal terremoto. A distanza di cinque anni dal sisma il Pontefice all’Udienza Generale di oggi ha un pensiero per gli aquilani: “La ricostruzione delle abitazioni si accompagni a quella delle chiese, che sono case di preghiera per tutti, e del patrimonio artistico, a cui è legato il rilancio del territorio”.
Poi prosegue: “A cinque anni dal terremoto che ha devastato la vostra città, mi unisco alla preghiera per le numerose vittime, e affido alla protezione della Madonna di Roio quanti ancora vivono nel disagio”. “Incoraggio tutti – ha aggiunto – a tenere viva la speranza!”. Era la prima volta che Papa Francesco parlava della tragedia del sisma dell’Aquila.
Papa Bergoglio, inoltre, ha accettato un simbolico omaggio: dalle mani del presidente del “Gruppo di Azione civica Jemo ‘nnanzi”, Cesare Ianni, ha ricevuto in dono una maglietta bianca (quelli del gruppo la indossano nera e verde, i colori della citta’ dell’Aquila) con la scritta “Jemo ‘nnanzi” (che significa “Andiamo avanti”) e, come e’ caratteristica del Gruppo, con sulle spalle il soprannome in dialetto aquilano: e cioe’ “Papa France'”.
“Jemo ‘nnanzi” e’ un gruppo di amici che si sono riuniti dopo il 6 Aprile 2009 a seguito del sisma che ha colpito L’Aquila. L’obiettivo che si e’ prefissato il Gruppo e’ quello di porre in essere qualsiasi azione che vada a favore della citta’, della ricostruzione e dell’unione cittadina. E’ il sentimento che in questi anni ha spinto molti a non abbandonare L’Aquila, le sue strade, le piazze, i sentimenti, gli amici ed i monti che ci confortano con le loro bellezze naturali.
Non appena consegnata la maglia, Cesare Ianni si e’ soffermato ancora un istante con Papa Bergoglio: “Santo Padre – gli ha detto il presidente del Gruppo – noi l’aspettiamo all’Aquila”. Il Pontefice – racconta lo stesso Ianni – ha cordialmente sorriso rispondendo “Jemo ‘nnanzi”, cosi’ come aveva aperto il suo discorso quando ha iniziato a parlare del sisma.