CHIETI – “Come avevo previsto e annunciato il pasticcio sulla perimetrazione del Parco della Costa Teatita e’ stato servito e adesso voglio proprio vedere se le promesse di D’Alfonso ai sindaci coinvolti verranno mantenute o il Governo approvera’ un Parco bocciato da tutti e soprattutto dagli Enti locali e dai portatori d’interesse”. Questo il commento del presidente di Commissione vigilanza e consigliere regionale Mauro Febbo dopo aver appreso che il ministero dell’Ambiente prendera’ in considerazione solo la perimetrazione ed il lavoro svolto dal commissario Giuseppe De Dominicis.
“Una storia grottesca e quasi ridicola – commenta Febbo – poiche’ adesso il ministero dell’Ambiente di colpo riprende per buona la perimetrazione presentata dal Commissario ad Acta, che era stato sbugiardato quando dallo stesso D’Alfonso, che lo aveva nominato, intervenendo in una riunione a Roma con il ministro Gian Luca Galletti apportando delle modifiche volute dai Sindaci. Una vera e propria beffa – commenta Febbo – poiche’ questo esecutivo regionale prima ha accelerato su un Parco disegnato da alcuni ambientalisti e successivamente, dopo le giuste indicazioni e osservazioni di modifica da parte dei sindaci e del tessuto imprenditoriale ed economico, ha cercato di mettere una pezza a colori al lavoro svolto proprio da un Commissario nominato dal governo centrale ma indicato da D’Alfonso”.
“Quindi adesso, molto probabilmente, la Regione avra’ il suo Parco della Costa che non piacera’ a nessuno visto che non e’ stato condiviso con i portatori d’interesse come gli industriali, agricoltori, pescatori, balneatori, albergatori, e commercianti ma soltanto da un Commissario ad acta che nel suo mandato ha sentito una sola volta i sindaci. Anche in questa partita importante e fondamentale per la provincia di Chieti emerge grottescamente il metodo di lavoro sia della Regione Abruzzo sia dei loro rappresentanti”.
“Infatti – conclude Febbo – il pasticcio di questa Regione non ha limiti e su tematiche ambientali come il Parco Costa Teatina siamo alla farsa e alla confusioni piu’ totale tutto a discapito di un territorio strategico qual e’ quello della Provincia di Chieti”.
Secca arriva la replica. “Il consigliere Febbo basa la premessa del suo ennesimo comunicato stampa sulla presunzione che il Ministero dell’Ambiente voglia mantenere la perimetrazione del Parco della costa teatina originariamente formulata dal commissario Giuseppe De Dominicis. Purtroppo per Febbo, le cose non stanno cosi'”. Inizia con queste parole la replica del consigliere regionale di Abruzzo civico, Mario Olivieri, alle dichiarazioni odierne di Mauro Febbo sul Parco della costa teatina.
“In un italiano contorto – prosegue Olivieri – Febbo vuol farci credere che le modifiche apportate dalla Regione allo schema di D.P.R. istitutivo del parco, condivise con i sindaci delle comunita’ coinvolte e con i portatori di interesse locali, non siano state prese in considerazione a Roma. Ma i fatti – come molto spesso succede quando si tratta di Febbo – lo smentiscono: c’e’ una lettera del 3 marzo scorso con la quale la Presidenza del Consiglio dei Ministri trasmette al Ministero dell’Ambiente la documentazione aggiornata – ovvero lo schema di decreto, le misure di salvaguardia e la proposte di perimetrazione – per il parere dovuto ai sensi dell’articolo 77, comma 2, del decreto legislativo n. 112 del 31 marzo 1998. Quindi Febbo puo’ mettersi l’anima in pace: il suo sogno nascosto – cioe’ non veder nascere il Parco della costa teatina, da lui osteggiato quando era assessore regionale – non solo non prendera’ mai forma, ma diventera’ realta’ concreta con le modifiche richieste dalle comunita’ interessate”, conclude Olivieri.