Le associazioni ambientaliste continuano a chiedere di accelerare l’ istituzione del Parco Nazionale della Costa Teatina il cui iter va avanti da 15 anni. Tutto questo all’indomani della risoluzione urgente, presentata da Abruzzo Civico e votata dal Consiglio Regionale proprio ieri, in cui si chiede al presidente della regione D’Alfonso “un intervento tempestivo presso il commissario governativo Giuseppe De Dominicis, per sospendere e rivedere la procedura di istituzione del Parco della Costa Teatina al fine di rettificare il perimetro presentato alla Presidenza del Consiglio dei ministri”.
“D’istinto ci veniva da pensare a un colpo di sole in piena estate – dicono i presidenti regionali di Wwf e Legambiente Luciano Di Tizio e Giuseppe Di Marco – ma a ben vedere è solo l’ultimo colpo di coda di un’economia agli sgoccioli che tenta di aggrapparsi pur di sopravvivere. L’ennesima brutta figura di amministratori che, a tutti i livelli, nel corso di questi ultimi 15 anni – concludono – hanno dimostrato la loro inadeguatezza nell’affrontare le tematiche relative ai contenuti che il Parco Nazionale della Costa Teatina rappresenta: innovazione, green economy, inclusione sociale, in una parola, futuro.”
Le associazioni in questione si rivolgono direttamente al Presidente della Repubblica, forti delle decine di migliaia di persone scese in piazza nelle manifestazioni di Pescara e Lanciano, per dire no al petrolio e sì a una regione verde e sostenibile.