Sui ritardi del Governo nell’ approvazione definitiva della perimetrazione del Parco della costa Teatina il deputato di Sel-Sinistra Italiana Gianni Melilla ha presentato un’interrogazione alla presidenza del Consiglio dei ministri. “Il tratto costiero della Provincia di Chieti – scrive il parlamentare nel documento – e’ sicuramente quello di maggior pregio dei circa 125 km di fascia costiera abruzzese.
Tra Ortona e Vasto in poco piu’ di 50 km troviamo 7 Riserve Naturali Regionali (Ripari di Giobbe, Acquabella, Grotta delle Farfalle, San Giovanni in Venere, Lecceta di Torino di Sangro, Punta Aderci, Marina di Vasto), 1 Sito di Importanza Regionale (il Corridoio Verde, ai sensi della L.R. n.5/2007) e 6 Siti di Importanza Comunitaria (IT7140106 Fosso delle Farfalle, IT7140107 Lecceta litoranea di Torino di Sangro e Foce Fiume Sangro, IT7140111 Boschi riparali sul Fiume Osento, IT7140108 Punta Aderci, IT7140109 Marina di Vasto, IT7140127 Fiume Trigno) oltre a numerose stazioni dove sono segnalate specie vegetali in via d’estinzione e in lista rossa IUCN (International Union for Conservation of Nature) come documentato dall’Universita’ dell’Aquila dal gruppo del prof. Pirone. Complessivamente risultano protetti 11,41 Km2, pari al 3,7% del territorio costiero, considerando solo le aree protette. Superficie che aumenta fino a 19,3 Km2, pari al 6,3% se consideriamo anche la parte ricadente nei Siti d’Importanza Comunitaria della Rete Natura 2000.
Con la Legge n.344/97 (art. 4, comma 3) la ‘Costa Teatina’ – ricorda Melilla – viene inserita (su proposta del sen. Staniscia) tra le ‘prioritarie aree di reperimento’ previste dalla Legge n.394/91 (lettera l-bis, comma 6, art. 34) e sulle quali si dovevano realizzare Parchi Nazionali”. Dopo aver riassunto tutti i vari passaggi per l’istituzione dell’area protetta, Melilla ricoda che “con DPCM in data 4 agosto 2014 l’arch. Giuseppe De Dominicis, Presidente emerito della Provincia di Pescara, e’ stato nominato quale ‘Commissario ad acta’ per l’istituzione del Parco Nazionale della Costa Teatina”.
Lo stesso ne ha definito – nel mese di maggio 2015 – la perimetrazione provvisoria, “permettendo con tale fondamentale atto propedeutico una auspicabile e pronta emanazione da parte del Governo del relativo ed indispensabile Decreto istitutivo dell’area protetta. Nonostante i tempi e le procedure cui e’ vincolato il Commissario per la perimetrazione provvisoria, numerosi sono stati gli incontri con Associazioni e Amministratori locali e diversi i suggerimenti e le proposte avanzati e accolti e riportati in cartografia o in normativa. Ad oggi – osserva quindi il deputato – per istituire il Parco della Costa Teatina, continua a mancare solo la firma della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Vorremmo sapere se ci sono, e quali sono, i motivi che impedirebbero la chiusura dell’Iter a distanza ormai di anno dalla fine degli adempimenti degli altri enti competenti. Essendo concluso l’iter istituzionale ed essendo stati rispettati tutti i passaggi necessari gia’ da un anno”, Melilla chiede infine “come mai a tutt’oggi manca la firma per formalizzare e istituire il Parco della Costa Teatina”.