PESCARA – A volte le partite di calcio sono davvero strane. Una squadra (il Cagliari) che una sola volta ha superato il centrocampo in una partita intera è riuscita a fare gol. Dall’altra Parte un’altra squadra (il Pescara) costantemente nella metà campo degli avversari che a malapena è riuscita ad agguantare il pari a tempo scaduto.
Ma il calcio è proprio questo. Il Pescara, in superiorità numerica per 63 minuti (espulso Di Gennaro), agguanta il Cagliari al 47’ della ripresa, con una zampata di Gianluca Caprari, che annulla il vantaggio firmato da Marco Borriello al 24’ del primo tempo. Pur inseguendo ancora la prima vittoria, la squadra di Massimo Oddo stoppa la serie di 7 sconfitte consecutive (compreso il k.o. in coppa Italia a Bergamo). E la pattuglia di Massimo Rastelli interrompe la serie negativa di tre battute d’arresto di fila in trasferta (più quella a Genova in coppa Italia).
Dopo i segnali positivi registrati nella ripresa contro la Roma, Oddo punta ancora sul 4-3-2-1, affidando a Pepe il ruolo di punta centrale, supportato da Benali e Caprari: a centrocampo, Brugman fa il play, in mezzo a Memushaj e Verre, in difesa Zampano e Biraghi agiscono da esterni, con Gyomber e Fornasier centrali. Rastelli deve rinunciare a Padoin, bloccato da una gastroenterite durante la notte, e lo sostituisce con Di Gennaro, che è il regista arretrato.
Dopo un buon avvio del Pescara, con Caprari che conclude a lato, la formazione sarda comincia a cercare la profondità, provando subito a servire con lanci lunghi Borriello e Sau, che concludono da fuori area senza superare il muro difensivo avversario. I biancazzurri arrivano al tiro con Pepe, che da fuori area sfiora il palo alla destra di Storari, suo vecchio compagno di camera ai tempi dei ritiri in albergo con la Juventus. Al 24’ il Cagliari sblocca il risultato: lancio di Di Gennaro per Borriello, che controlla di testa su una dormita colossale di Fornasier, portandosi il pallone sul sinistro, per un tiro a giro che lascia impotente il portiere Bizzarri.
Il momentaneo vantaggio conquistato dai rossoblù è subito messo a rischio per l’espulsione di Davide Di Gennaro, che già ammonito al 29’ per fallo su Memushaj, è punito dall’arbitro Doveri con il secondo cartellino giallo per un intervento su Verre. Strano destino, quello di Di Gennaro, che anche nella scorsa stagione in B, fu espulso all’Adriatico-Cornacchia, sempre nel primo tempo. Ridotto in 10, il Cagliari passa al 4-4-1 e riesce a gestire senza affanni il vantaggio sino alla fine del primo tempo, mentre gli abruzzesi cambiano modulo, optando per il 4-2-3-1, con Memushaj e Brugman destinati a fare diga davanti alla difesa.
Nel secondo tempo Rastelli butta subito nella mischia Salamon al posto di Farias, con l’obiettivo di rendere più solido il reparto arretrato. Ovviamente la formazione di Oddo va all’assalto, anche se la manovra risulta spesso prevedibile: tanti cross effettuati da Benali e soprattutto Pepe, spostato nel ruolo di esterno dopo l’inserimento di Pettinari. Con il 4-2-4 il Pescara sfiora il pareggio prima con Pepe (30’, destro a giro di poco a lato), poi con Caprari (34’, tiro di destro, rasoterra, che fa tremare Storari). Nel finale sale in cattedra proprio Caprari, che al 43’ conclude in modo debole e centrale e Storari ribatte. Nel recupero, però, su cross di Biraghi “bucato” dai centrali difensivi avversari, Caprari quasi in scivolata beffa il diretto avversario Barella e realizza il gol del pareggio. Un risultato che smuove la classifica per i biancazzurri. E sabato c’è il Crotone.