PESCARA – Il risultato elettorale non positivo del Pd e le conseguenti dimissioni del segretario nazionale Matteo Renzi, suggeriscono una riflessione a livello politico anche in Abruzzo. L’analisi del segretario regionale Marco Rapino è molto chiara: “La sconfitta del Pd in Abruzzo è evidente e non ci sono scusanti. Da segretario regionale offro la mia piena disponibilità per ogni percorso di riflessione che il PD affronterà sia a livello nazionale che regionale”.
Rapino fa quindi un’analisi del risultato elettorale in Abruzzo: “Il nostro è un voto, sia nell’affluenza sia nel risultato, che ci lega al trend del sud, dove il PD in ogni regione ha perso tra 8 e 10 punti percentuali rispetto alle elezioni del 2013. In Calabria dal siamo passati dal 22,3 al 14, in Campania abbiamo perso 9 punti, così anche in Basilicata (-9), In Sardegna – 10, in Abruzzo circa -9 . Tutte regioni governate dal PD. Si è votato poco tenendo conto dei candidati, a cui va un enorme ringraziamento per essersi battuti con coraggio e generosità, perché dietro questo voto di opinione si afferma una forte disaffezione che ha ragioni profonde, soprattutto nel Mezzogiorno. Ci sarà molto da approfondire nei prossimi giorni, sapendo che non c’è un destino personale da difendere, ma ricostruire quello collettivo”.
Alla disponibilità alla riflessione di Rapino è seguito un comunicato dell’altra anima del Pd Abruzzo: “Dobbiamo rispondere con un brevissimo traghettamento – sottolinea Michele Fina – verso un nuovo congresso. Per ridare la voce, e con essa un po’ di dignità, ai nostri iscritti. C’è bisogno di un partito perché le idee politiche non sopravvivono se legate esclusivamente al mero esercizio del governo. Anzi si corrompono, snaturano, astraggono. C’è bisogno di un partito. Sempre. Per non rendersi stupidamente conto di quanto sia grave la sua assenza solo nel momento elettorale”.