PESCARA – Arriva un secco no all’ipotesi di eliminare il traffico veicolare di fronte l’università di Pescara. Per la associazione dei commercianti si tratta di una ipotesi “sciagurata”, come quella relativa alla Riviera Nord. E’ totalmente sbagliato, secondo Confcommercio, chiudere al traffico arterie lunghe e fondamentali per la viabilità cittadina. Si può pensare alla pedonalizzazione solo di vie trasversali, ma anche in questo caso occorrerebbe prima pensare all’aumento dei posti auto dei parcheggi della Stazione Centrale e della Stazione di Porta Nuova.
Confcommercio sottolinea peraltro come già la chiusura di Corso Vittorio Emanuele, di cui sarebbe auspicabile la riapertura, abbia provocato danni enormi alla viabilità ed all’economia cittadina. “Viale Pindaro” -ricorda Danelli -“E’ un asse fondamentale per l’intera viabilità della zona Stadio, è un’importante valvola di sfogo in occasione delle partite di calcio e funge da raccordo viario e commerciale fra Viale D’Annunzio e Via Marconi dando un valore economico all’intero quartiere”.
“Le scelte di un’Amministrazione devono essere prese contemperando le esigenze di tutti senza mortificare le attività commerciali il cui fatturato deriva dalla viabilità di passaggio e non dall’indotto dell’Università che tra l’altro, fra chiusura estiva e festività, porta una qualche utilità commerciale solo per alcuni mesi dell’anno”.
Confcommercio è pronta a raccogliere le firme di tutti gli operatori economici della zona, convinta che chiudere al traffico Viale Pindaro significherebbe la condanna a morte di un’altra fetta del commercio pescarese. E’ auspicabile invece, secondo Confcommercio, un immediato confronto per scongiurare una scelta sbagliata e far prevalere il buon senso.