CHIETI – Sui suoi telefonini aveva ben nascoste oltre duemila tra immagini e video ritraenti minori abusati o in atteggiamenti pornografici, con numerose vittime di età stimata inferiore ai tre anni: per questo un 46enne residente a Chieti è stato arrestato dagli uomini del Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Pescara con l’accusa di detenzione di materiale pedopornografico.
L’analisi dei telefoni nella disponibilità dell’uomo ha permesso agli esperti della Polizia delle Comunicazioni, almeno dai primi risultati, di acquisire elementi che sembrerebbero evidenziare da parte dell’arrestato, pregressi scambi con altri utenti di foto e video ritraenti minori coinvolti in attività sessuali esplicite attraverso alcuni social network. Nell’ambito dell’udienza di convalida dell’arresto l’indagato è stato giudicato per direttissima dinnanzi al Tribunale di Chieti su richiesta del Pubblico Ministero della Procura Distrettuale de l’Aquila.
“Purtroppo” -spiega la Polpost – ” la diffusione di internet ed il proliferare di programmi informatici che permettono il c.d. “file Sharing”, ossia lo scambio di file tra utenti connessi tra loro mediante appositi server, e più recentemente dei social network, ha amplificato tra gli altri anche il fenomeno della diffusione di materiale pedopornografico facilitandone evidentemente anche la fruizione on line e la stessa detenzione. Si tratta, per quanto concerne la sola detenzione, di un delitto contro la persona cui l’ordinamento giuridico italiano ha posto particolare attenzione”.