PESCARA – Sarà una domenica particolare quella che aspetta Mattia Perin. Il giovane portiere biancazzurro torna tra i pali del Pescara dal primo minuto dopo nove partite passate fuori per fare spazio a Pelizzoli, che si è infortunato sabato scorso contro il Napoli. Il 21enne portiere di Latina riprende posto proprio per la sua partita: domenica dovrà parare la voglia di salvezza del Genoa, la squadra dov’è cresciuto, proprietaria del suo cartellino.
“A Genova ero solo un giovane della Primavera che lavorava con i grandi. A Pescara sono stato protagonista e ho capito che devo lavorare ancora tanto dentro e fuori dal campo”, dice Perin. Di difetti da limare ce ne sono ancora, e lui è il primo a riconoscerlo. “I portieri di solito maturano più tardi rispetto ai giocatori, a parte eccezioni come Buffon”. Spesso è stato messo sulla graticola dai tifosi per qualche intervento sfortunato. Quali gli errori più gravi secondo lui? “Il più eclatante è stato quello sulla punizione di Totti, all’andata contro la Roma, quando ho ribattuto il pallone sui piedi di Destro”.
Si arriva alla trasferta di Marassi: le sue parate possono condannare alla B il suo Genoa. “Gioco nel Pescara e darò tutto per la mia squadra. Ma non sarà una partita facile per me. Non sento pressioni, so che il Genoa si gioca tutto, ma io devo difendere la porta del Pescara. Tornare in rossoblu? Io mi sento pronto, anche se lì c’è Frey che è un grande. Con loro rimarrei, al cento per cento, anche in serie B”. Peccato che non potrà sfruttare la vetrina dell’Europeo Under 21: la Nazionale di Mangia non lo porterà in Israele. “Mi dispiace, sono stato convocato a 16 anni la prima volta e ora che gioco in serie A sono fuori”.