PESCARA – Continua la serie positiva del Pescara, ma con un’involuzione del gioco. Ottavo risultato utile di fila ma la Carrarese è stata migliore del Delfino sfiorando anche il colpaccio. Il Pescara ha giocato una partita sotto ritmo, senza intensità. Negli ultimi 30 metri manovra prevedibile. Fatta eccezione per il gol di Pompetti, figlio di un infortunio evidente del portiere ospite Vettorel, e per uno spunto di Cernigoi, la squadra di Auteri non è stata mai pericolosa.
Merito, senza alcun dubbio, della Carrarese capace di imbrigliare con personalità i biancazzurri senza mai rinunciare. L’identità dei toscani è chiara. Assai meno quella del Pescara. Sbagliato l’approccio ma anche l’inizio del secondo tempo. Il vantaggio maturato nei minuti finali della prima frazione non sortisce la scossa auspicata.
Anche l’avvio di ripresa è di marca ospite. Decisivo Sorrentino su Petrelli che, però, al 13′ punisce con un delizioso tocco l’estremo pescarese. Una rete evitabilissima. Quando infatti, il portiere ospite Vettorel riavvia l’azione, cinque biancazzurri (Nzita, Ferrari, Rauti, Clemenza e Zappella) sono girati, si disinteressano. Atteggiamento totalmente errato. Pur tuttavia, le distanze dal terzo posto restano inalterate (-5 dal Cesena bloccato in casa dalla Lucchese).
Domenica prossima, nuovo impegno casalingo. All’Adriatico, sarà di scena il Gubbio. Torneranno a disposizione Drudi, De Risio e Cancellotti. Fischio d’inizio alle ore 14.30.