PESCARA – Se prima guai a parlare di difficoltà, ma si poteva solo pensare ad un periodo negativo, adesso è ufficiale: il Pescara è in piena crisi. Sette partite senza vittoria con solo tre punti all’attivo. Una media spaventosamente da retrocessione diretta, senna nemmeno passare per i play out.
Quella di oggi è stata l’enneisima dimostrazione di un problema di testa che va assolutamente risolto. E’ vero, Oddo è stato costretto a schierare l’intera linea difensiva praticamente di riserva (fuori Zampano, Crescenzi, Campagnaro e Zuparic). E i sostituti non sono stati all’altezza. Tra l’altro proprio Mazzotta è stato imbarazzante in diverse circostanze tanto da far innervosire il pubblico presente allo stadio e relativa reazione (che poteva essere risparmiata) del giocatore.
Dall’altra parte il Novara non si ferma più. Grazie alle reti di Corazza ed Evacuo, la squadra di Baroni espugna l’Adriatico nello “spareggio” per la terza piazza del torneo. Match subito in salita per i padroni di casa che al 7′ vanno sotto nel punteggio. Dagli sviluppi di un corner, Corazza, in splendida solitudine a centro area, impatta di testa la sfera tramutando in oro il cross di Dickmann. I biancazzurri non si scompongono e si riversano immediatamente in avanti con generosità, trovando però Da Costa a sbarrargli la via della rete. Ma al 28′ l’estremo ospite è costretto a capitolare sulla perfetta punizione calciata dal limite da Caprari, che trova così il decimo gol stagionale. Rinfrancato dal pareggio, il Pescara sfiora al 36′ il raddoppio su fulminea ripartenza, ma il tiro da posizione defilata di Torreira si infrange sul palo. Nel finale di frazione Viola ha sulla testa la palla del possibile nuovo vantaggio piemontese, ma colpisce male e vanifica la chance.
Anche nella ripresa il Novara parte meglio e trova subito il vantaggio. Mazzotta buca l’intervento su cross da sinistra di Corazza ed Evacuo, appostato sul secondo palo, non ha problemi a battere Fiorillo (8′). Questa volta la squadra di casa sembra accusare il colpo ed il Novara ha gioco facile nel difendersi con ordine. Al 35′ annullata per fuorigioco una rete a Torreira, al 44′ termina alta sopra la traversa una girata di Lapadula: onestamente troppo poco. E al triplice fischio festeggia il Novara. E il Pescara esce tra i fischi.