PESCARA – Una nuova sconfitta in casa per il Delfino. Tra l’altro, contro il Picerno zero tiri in porta e quarto ko casalingo (0-1), terzo di fila. Il problema è prima di natura tecnica. Chiamati a fare la partita i biancazzurri non sono mai stati particolarmente a loro agio.
Se viene meno l’intensità, se la squadra gioca sotto ritmo com’è accaduto col Picerno, per vincere servono idee e soluzioni offensive. Da questo punto di vista il Pescara di Colombo non eccelle. A maggior ragione con un centrocampo per 2/3 muscolare visto che Aloi non ha caratteristiche da play, nonostante per i suoi piedi siano passati quasi tutti i palloni distribuiti egregiamente.
Però alla fine contano i numeri. Contro i lucani zero conclusioni in porta Al Pescara degli ultimi tempi sta succedendo questo. Specie all’Adriatico, diventato terra di conquista. Le sconfitte casalinghe sono quattro, di cui tre consecutive. Prima il Pescara faceva una buonissima fase difensiva e una discreta pressione. Ora tutto questo latita ma a mancare sono soprattutto le giocate offensive. L’involuzione è sostanzialmente di natura tecnica. Semmai l’aspetto psicologico è consequenziale. Non può essere la causa scatenante.
Questi i numeri fono ad ora: 38 punti (media di 2 a gara) frutto di 12 vittorie e 2 pareggi. In trasferta 22 punti, in casa 16. I biancazzurri hanno incassato 5 sconfitte di cui 4 all’Adriatico. Gol fatti 31, subiti 20. Prossimo impegno venerdì 23 dicembre, ultima gara del 2022. Pescara di scena al “Partenio-Lombardi” di Avellino. Fischio d’inizio alle 17,30.