PESCARA – Il Pescara suona la nona sinfonia. In tutti i sensi. In primis con il non risultato utile consecutivo ma, soprattutto, sul piano del gioco. Avversari schiacciati nella propria metà campo, una lunga serie di palle gol, predominio territoriale e chi più ne ha più ne metta. La squadra sembra migliorarsi giornata per giornata. Adesso, anche se con una partita in più, il delfino raggiunge il terzo posto in classifica. Meritatamente.
Un risultato che non la dice tutta sul reale andamento del match. I biancazzurri hanno sbagliato anche un calcio di rigore con Maniero (primo errore stagionale dal dischetto per l’attaccante) e colpito un palo nella ripresa. Il gol di Cutolo (il secondo in campionato) è stato come una liberazione. La porta di Mazzoni sembrava stregata. Mai forse, se si eccettua alla prima di campionato contro la Juve Stabia, e probabilmente anche a Palermo (dove in quell’occasione i biancazzurri però uscirono sconfitti di misura) il Delfino aveva gestito la gara in maniera così brillante.
Marino in conferenza stampa è visibilmente soddisfatto: “Tutti si sono sacrificati. Abbiamo cercato in tutti i modi di vincere. Nonostante non riuscivamo ad andare a segno non ci siamo disuniti. Abbiamo rischiato nella parte finale, però non ho niente da dire ai ragazzi. Sono rimasti concentrati e hanno dimostrato una grande maturità”. Poi fa un accenno ai singoli: “Zuparic, Brugman, Politano, tutti sono stati fondamentali”. Poi una considerazione sul gioco: “Il giro palla deve essere fatto più velocemente, perché quando riusciamo a farlo abbiamo più libertà ad andare sugli esterni. In fase difensiva siamo abbastanza stretti e corti e tutti hanno imparato a sacrificarsi”.
Dando un’occhiata i numeri, il Pescara ha un tabellino di marcia addirittura migliore di quello della cavalcata trionfale zemaniana. Adesso il direttore d’orchestra è cambiato, ma all’Adriatico l’entusiasmo sugli spalti sembra essere ancora quello di due stagioni orsono. Riassumendo: Marino gongola, la Società è euforica, i tifosi sognano. Sicuramente sarà uno splendido Natale.
Il tabellino: Pescara – Padova 1-0
Marcatori: 35’st Cutolo (PE)
Pescara: Belardi, Zauri, Schiavi, Capuano, Balzano, Zuparic, Brugman, Rossi, Politano (32’st Cutolo), Maniero (38’st Mascara), Ragusa (45’st Piscitella). All. Marino. A disp. Pigliacelli, Bocchetti, Fornito, Kabashi, Sforzini.
Padova: Mazzoni, Ceccarelli, Benedetti, Legati (1’st Perna), Laczko, Melchiorri (15’st Ampuero), Osuji, Iori, Cuffa, Vantaggiato, Pasquato (30’st Rocchi). All. Mutti. A disp. Murano, Feczesin, Ciano, Modesto, Celjak, Musacci
Arbitro: sig. Ghersini di Genova, coadiuvato dagli assistenti Bolano di Livorno e Tolfo di Pordenone; IV Uomo sig. Maresca di Napoli
Ammoniti: Pasquato, Legati, Ceccarelli, Iori (PD), Rossi, Cutolo, Mascara (PE)
Espulsi: 47’st l’allenatore del Padova Mutti per proteste