PESCARA – Adesso solo la matematica non condanna ancora i biancazzurri. Oggi, per sperare ancora, era necessario vincere. Ma così non è stato. Rimpianti per entrambe le squadre, ma soprattutto per il Pescara. In fondo ad un match emozionante, l’Empoli riesce ad interrompere la serie nera di 7 sconfitte di fila (la peggior striscia nella storia del club in A) costringendo al pari gli abruzzesi che avrebbero meritato qualcosa in più per la loro generosità e la continua ricerca del gol. Finisce 1-1 con i gol di El Kaddouri e Caprari: agli abruzzesi manca il colpo risolutore in una ripresa giocata col piede sull’acceleratore, i toscani a quota 23 guadagnano momentaneamente un punto di vantaggio sul Crotone terz’ultimo con 17 punti.
Il primo assalto è degli ospiti: al 4’ liscio di Veseli che libera in area Campagnaro, il cui tiro a colpo sicuro è troppo angolato. Poi tocca alla squadra di Martusciello: è il palo interno a frenarla all’8’, Pasqual colpisce il legno alla destra di Fiorillo e il pallone passa dietro la schiena del portiere e si perde a lato. Ma un minuto dopo El Kaddouri riporta il sorriso sui volti dei tifosi, trovando l’angolino più lontano di sinistro da distanza ravvicinata. E al 15’ ancora Campagnaro salva stavolta sulla linea sul cross di Croce lanciato da Krunic.
Il pallino, all’improvviso, passa a Zeman e ai suoi ragazzi. Che accentuano il tasso di autostima e s’intendono meglio dalla metà campo in su. E finalmente Caprari, dopo aver fallito una nitida occasione al 17’ solo davanti a Skorupski (nuovo strafalcione in disimpegno di Veseli), trova il tesoro che cercava firmando il pareggio al 31’ in contropiede, su assist di Bahebeck, al culmine di una ripartenza da manuale. Il primo tempo si chiede con la netta sensazione di non aver visto un Pescara capace di esprimere appieno il proprio potenziale d’attacco, mentre l’Empoli si mostra ancora discontinuo (in chiusura due nuove opportunità non sfruttate da Thiam e Croce).
DOpo l’intervallo è ancora Delfino. Pescara propositivo in attacco e i suoi riescono a tenere bene il campo, i toscani invece si rivelano ancora pericolosi con Pasqual da calcio piazzato al 10’. Col passare dei minuti le marcature si allentano e fioccano le occasioni. Sfiora il gol del sorpasso al 14’ Brugman con un tiro deviato in fondo ad una carambola in area. Poi è Fiorillo a salvare miracolosamente il Pescara al 18’: il portiere ipnotizza Krunic e devia a lato. Ancora il Pescara pericoloso con Benali: la squadra di Zeman alza il ritmo e, nonostante errori di rifinitura dei singoli, si porta con più insistenza in zona gol. Gli ultimi minuti sono incandescenti, di pura sofferenza soprattutto per l’Empoli: Biraghi al 39’ per poco fallisce il match point, l’ultimo assalto è firmato Memushaj ma non produce l’acuto tanto inseguito. Finale emozionante, niente sussulti: padroni di casa più vicini alla salvezza, Pescara ormai spacciato.