PESCARA – Parte bene questo Pescara. Subito un colpo in trasferta, sul campo di una squadra, la Ternana, retrocessa dalla B. Un blitz figlio di organizzazione, carattere e compattezza tattica. A prescindere dal sistema di gioco, sempre fondamentale la giusta distanza tra i reparti.
Poi una volta subito il pareggio c’è stata una reazione decisa e immediata. Il Pescara alza la linea del pressing con criterio, corre in avanti, recupera palla in zone alte del campo e poi verticalizza per cercare di far male. Tutto questo riesce bene nella ripresa. Nella prima frazione, dal punto di vista meramente estetico, la gara non è un granché. E’ soprattutto una partita sporca. Zero conclusioni nello specchio, da una parte e dall’altra. A cambiare l’inerzia la rete di Bentivegna con l’evidente complicità del portiere della Ternana Franchi, al debutto in serie C.
Nella ripresa, il pressing dell’undici di Baldini è più continuo ed efficace. La Ternana pareggia i conti con Carboni ma subito dopo il Pescara è già dall’altra parte per riprendersi scena e partita. Ispirato da Tunjov, Dagasso sigla il definitivo sorpasso e Pellacani sfiora il tris scheggiando il palo esterno della porta umbra.
Tra i migliori proprio il calciatore estone mai così partecipe, coinvolto e costante. Altresì da rimarcare la prestazione di Dagasso e quella di Pellacani sempre pronto ad accorciare in avanti. Da un suo anticipo nella meta campo avversaria è nata l’azione del raddoppio.
E’ soltanto la prima partita sì, ma è stata interpretata bene sotto tutti i profili. Tecnico, tattico, temperamentale. Per adesso va più che bene così.