PESCARA – Adesso per il Pescara è vera crisi. Anche il Bari batte i biancazzurri che stazionano ormai in pianta stabile nella parte destra della classifica. Di contro, al San Nicola il pugliesi non conoscono ostacoli. Vincono la settima casalinga (su 8) e volano al quarto posto.
Nel primo tempo Grosso e Zeman si annullano con i rispettivi 4-3-3. Rare le emozioni, poco impegnati i portieri, ma ai punti è il delfino ad avere la meglio. Ci prova dal limite Carraro dopo 8’, fuori misura. Bisogna attendere 28’ per il primo guizzo del Bari: di testa Cisse, para Fiorillo. Lo stesso Cisse al 32’ chiude a lato un invitante cross di Anderson. Al’ 39’ la prima palla gol del match: fa tutto Cisse, sfonda dal centro superando due avversari. E’ bravo Fiorillo a deviare in angolo.
Dopo l’intervallo il Bari si fa subito minaccioso con il suo bomber, Galano. Prima l’attaccante manda di poco alto, con un collo destro di rara bellezza. Poi Galano, lanciato da Improta, si fa ipnotizzare da Fiorillo in uscita. Ora il Bari fa la partita (Grosso gioca la carta Brienza). Al quarto d’ora Improta impegna Fiorillo, poi è Petriccione con una gran botta dalla distanza a costringere in angolo il numero uno del Pescara. Al 23’ Brienza innesca Cisse che da posizione favorevole preferisce servire Improta, ma sbaglia. Al 32’ il Bari raccoglie i frutti del suo dominio con punizione da 25 metri di Brienza, deviata in barriera da un difensore del Pescara. La squadra di Zeman reagisce al 41’ con Brugman (alto). Un minuto dopo applausi del San Nicola per una girata al volo (fuori misura) di Floro Flores. Al 44’ Crescenzi impegna dal limite Micai. Ma è poca roba. Per il Pescara è buoi pesto.