PESCARA – La notizia del giorno sarebbe stata un ritorno alla vittoria del Pescara. E invece no. Ancora niente bottino pieno. Per di più con due espulsioni rimediate dai biancazzurri. Il delfino quindi continua la sua astinenza dalle vittorie. Finisce 0 a 0 una partita inguardabile contro una Lucchese che cercava il punto e lo ha portato a casa senza grandi affanni.
Al fischio finale, a rendere più amara la giornata, una maxi rissa in campo che costa a Rizzo il rosso diretto: il siciliano si fa giustizia da solo per vendicare un colpo proibito subito da Ferrari a centrocampo con palla lontana. Mucchio selvaggio con Valdifiori scatenato verso i giocatori toscani. Ci vogliono diversi minuti per calmare gli animi.
Il clima era già teso prima del match, con la contestazione dei tifosi fuori dallo stadio contro la società. Ma ai toscani va bene così. Entrano duro e contrastano con forza ogni tentativo di costruire il gioco da parte dei biancazzurri. Con il passare dei minuti, Memushaj e Pompetti vanno sempre più sotto pressione, difficile impostare il gioco passando dal centro. Ma anche sulle corsie esterne la Lucchese si blinda. All’intervallo, zero occasioni per i toscani, ma pochissimi rischi per Coletta. Una palla per il Delfino, quella iniziale di Veroli, ma non può bastare per placare il mal di pancia dell’Adriatico, che fischia al rientro delle squadre negli spogliatoi.
Dopo l’intervallo, Auteri muove la prima pedina per cambiare l’inerzia dell’ennesima partita insidiosa e senza punti. Dentro Ferrari, che dà subito un peso diverso all’attacco con i suoi centimetri. L’argentino, pur non in grandi condizioni, resta un riferimento per i compagni lì davanti. Il tecnico, però, dopo dieci minuti (e un rigore prima indicato dall’arbitro e poi non assegnato), vede che la partita è ancora bloccata e cambia ancora. Dentro Rizzo per Chiarella, con il passaggio ad un 3-4-2-1: Memushaj avanza con D’Ursi alle spalle di Ferrari. Poi al posto del capitano entra Clemenza, nel suo ruolo naturale di trequartista.
Il dominio del Pescara è a dir poco sterile. La Lucchese non fa nulla per vincerla e resta arroccata davanti alla propria area solo in attesa di qualche clamoroso svarione avversario che possa dare il via ad una ripartenza. Non si trovano sbocchi e allora Auteri le prova tutte, passando con De Marchi al posto di Nzita al 4-2-3-1 per l’assalto finale a 15’ dal triplice fischio. Paglica risponde chiudendo la partita con cinque difensori. Oltre ad un tiro a giro di D’Ursi a 10’ dalla fine (ci mette una mano provvidenziale Coletta), il Pescara non riesce a creare altri pericoli. Nel recupero Drudi si fa buttare fuori per un fallo da ultimo uomo, ma non c’è tempo per i toscani di creare pericoli. Al fischio finale, un giocatore ospite colpisce a palla lontana Ferrari e scoppia il far west. Finale senza reti ma con due rossi diretti. Ora non ci sono più scuse. La crisi è totale.