PESCARA – Stavolta non ci sono scuse. Quello visto al Rigamonti è probabilmente il più brutto Pescara della stagione. Se ne è accorto il pubblico che, nonostante tutto, ha incitato la squadra fino al fischio finale. Se ne è accorto Cosmi, che in panchina, contrariamente al suo solito, soprattutto nel finale di gara sembrava totalmente sconsolato.
Dall’altra parte, l’Airone, pur acciaccato, si prende sulle spalle il Brescia e stravolge la gara. Caracciolo entra nel secondo tempo, torna al gol e Iaconi ottiene così la prima vittoria in casa della sua gestione (la seconda in 6 partite). Un successo per 3-0, completato dalle reti di Di Cesare e Valotti, che ridà fiato alla classifica di una squadra che in casa non vinceva da 2 mesi e che nei primi 20′ gioca col freno a mano tirato.
I biancazzurri sono a dir poco irriconoscibili. Tutto sembra tranne che una formazione in lotta per i playoff. Reggono un tempo, senza incantare, e crollano nella ripresa.
Per quanto riguarda la gara, gli schieramenti sono quasi speculari: difese a tre, con Cosmi che utilizza Mascara a sostegno di Caprari e Sforzini. Primo brivido al 7′: tiro-cross velenoso di Zauri, Arcari deve smanacciare in angolo per evitare guai. La risposta bresciana è una punizione procurata da Sodinha e calciata nello specchio da Olivera al 25′: Belardi vola a deviare in corner. Poi il portiere degli abruzzesi si infortuna: al 38′ debutta Svedkauskas. Il Brescia insiste nel finale di tempo e trova un’ottima progressione di Grossi, che ispira a Corvia un diagonale da posizione decentrata: nessun problema per il neo entrato lituano.
Nella ripresa la primazione da ricordare è la gomitata volontaria di Sforzini su Ntow, con l’arbitro che concede la punizione, ma si limita ad ammonire l’attaccante. Grossi ha la palla buona al 6′, su assist di Sodinha, ma la spreca con un tiraccio alto. Iaconi per smuovere le acque si gioca la carta Caracciolo: l’Airone, acciaccato, entra al posto di Corvia. E reclama subito un rigore su suo tiro, chiedendo un fallo di mano di Zauri. L’arbitro fa proseguire. Non può esimersi al 22′, quando Ragusa frana su Caracciolo, servito da Olivera. In verità il rigore sembra un po’ eccessivo, ma tant’è. L’Airone non sbaglia e torna a segnare. Non si sbloccava dal 15 febbraio (1-1 con la Ternana, ultimo gol bresciano in casa). La partita si infiamma, ma perde il suo giocatore più fantasioso: Sodinha esce con la spalla destra ammaccata, al suo posto il diciottenne Valotti. Ci pensa Di Cesare a chiudere la partita con un’azione imperiosa: anticipo a centrocampo, progressione e destro imprendibile dal limite dell’area per il raddoppio. Il Pescara scompare, il Brescia dilaga e fa tris con il primo gol da professionista di Valotti (diagonale chirurgico su invito di Finazzi al 39′). E la gara finisce qui.
Il tabellino: Brescia – Pescara 3- 0
BRESCIA (3 5 1 1): Arcari; Paci, Budel (Vice Cap.), Di Cesare; Zambelli (Cap.), Finazzi, Rubén Olivera, Grossi (17 st Scaglia), Ntow; Sodinha (29’st Valotti), Corvia (8’st Caracciolo). Allenatore: Ivo Iaconi. A disposizione: Minelli; Coletti, Lasik, Mandorlini, Freddi, Juan Antonio.
PESCARA (3 4 1 2): Belardi (38’pt Svedkauskas); Zauri, Cosic, Bocchetti (Vice Cap.); Ragusa, Zuparic, Brugman, Balzano (Cap.); Mascara (27st Maniero); Caprari (21’st Politano), Sforzini. Allenatore: Cosmi. A disposizione: Cutolo, Rizzo, Nielsen, Di Francesco, Bovo, Karkalis.
Arbitro: sig. Gavillucci di Latina
Marcatori: 23’st Caracciolo (B) su rig., 34’st Di Cesare (B), 39’st Valotti (B)
Ammoniti: Mascara, Sforzini (P), Ntoe (B)