PESCARA – Diciamola tutta: il Pescara nonostante l’impegno non avrebbe meritato i tre punti. Le pecche sono sempre le stesse: la squadra stenta a creare e continua a subire gol. Da salvare c’è soltanto l’atteggiamento di inizio ripresa. Rispetto a Cosenza e al match con l’Entella, insomma, è stato fatto un passo indietro sul piano della compattezza.
In generale, una squadra discontinua, ancora alla ricerca di una sua precisa identità. E’ pur vero che sono trascorse appena 5 giornate. Il tempo non manca anche se alcuni limiti sembrano evidenti. Assai probabile che in attacco Zauri cambi qualcosa. Una soluzione : sfruttare sulla trequarti la qualità di Machin e Galano. Una sorta di 4 – 3 – 2 – 1 con un centrocampista in più.
L’unica nota lieta, o quantomeno la più positiva del match del “Tombolato” è stato Josè Machin, mai così determinato e in partita per gli interi 90′. Nessuna pausa. Tanta qualità. Sua la rete del momentaneo pareggio. Senza dubbio, la migliore prestazione in biancazzurro. Kastanos, costantemente schermato da Panico, non ha lasciato il segno. Ha destato una buona impressione il debuttante Zappa subentrato a Balzano che ha accusato un problema, da valutare, al ginocchio. Ingelsson impalpabile ma non giocava, per infortunio, dallo scorso aprile.
In generale, il Cittadella è stato più aggressivo e reattivo sulle seconde palle. La difesa continua a subire gol : 9 in 5 partite. L’attacco non incide. C’è ancora tanta strada da fare anche se, per la prima volta, la squadra di Zauri ha provato a giocarsela con qualche idea. Venerdì sera di nuovo in campo col Crotone dell’ex Giovanni Stroppa che ieri ha prevalso sulla Juve Stabia in pieno recupero ( 2 – 0 reti di Mustacchio e Benali ). Fischio d’inizio alle ore 21.