
PESCARA – E pensare che Sforzini e Piscitella hanno iniziato a riallenarsi con il resto del gruppo. E si, perché adesso i biancazzurri perdono Federico Viviani. Per il calciatore scuola Roma c’è un lesione di primo grado del collaterale mediale del ginocchio sinistro: in parole povere nessuna rottura, ma dieci giorni di assoluto riposo e circa tre settimane di stop.
A centrocampo dunque c’è sempre meno gente a disposizione. Nielsen infatti è ancora out. In difesa Schiavi sarà affiancato probabilmente da Zauri e Capuano. A centrocampo si rivedrà Rossi dal primo minuto dopo il turno di stop causa squalifica. Tra i pali fiducia ancora a Pigliacelli, con Belardi non ancora al top della condizione. Davanti il tridente Mascara-Maniero-Ragusa, con Cutolo ancora in panchina. Il ricordo di Zucchini è ancora fresco: i biancazzurri infatti scenderanno in campo con il lutto al braccio.
Nel Carpi, invece, non ci sarà Lollo fermato dal giudice sportivo. Emiliani privi anche di Sperotto per infortunio. Il tecnico Stefano Vecchi recupera però il centrocampista Concas. Sistema di partenza: 4-4-1-1. In attacco il solito Sgrigna con alle spalle del nigeriano Mbakogu. Dei tre ex (Romagnoli, Inglese e Cani), probabile solo l’impiego del difensore centrale tra i protagonisti, due anni fa, della trionfale cavalcata promozione.
Il match è stato affidato a Roca di Foggia. Il Pescara è atteso da tre impegni in sette gironi: sabato il Carpi all’Adriatico, martedì alle 15 in Coppa italia in casa dello Spezia, quindi trasferta sul campo del Siena, prima del derby di Lanciano in programma domenica 15 dicembre alle ore 12,30.
Intanto Marino in conferenza stampa ha parlato della gara di sabato: “Sarà una partita insidiosa, loro sono pericolosi nelle ripartenze in velocità, hanno esterni offensivi molto rapidi, e poi Sgrigna e Mbakoku, elementi molto temibili”. Il Pescara dovrà fare a meno anche di Cosic: “Proveremo a recuperarlo per la partita di coppa di martedì” dice il mister. “Abbiamo necessità di far rifiatare qualcuno, ma a centrocampo siamo in emergenza. In difesa e in attacco c’è invece una certa abbondanza, e tutti in settimana si sono allenati molto bene”. Pur non escudendo un ritorno al 4-3-3 in futuro, per ora Pasquale Marino preferisce proseguire sul tema tattico del 3-4-3: “Credo che a differenza di quanto accadeva qualche mese fa, con questo modulo diamo l’idea di avere maggiore compattezza, anche quando perdiamo per un attimo il controllo della partita. In ogni caso la nostra volontà è quella di imporre il gioco dentro e fuori casa contro chiunque, a volte ci si riesce, altre volte no”. Per la Coppa di martedì, invece, Marino appare fiducioso: “Porterò Sforzini in panchina, si è allenato bene con il pallone in settimana. Fornito e Kabashi? Vediamo… io non guardo la carta di identità, loro sono ragazzi straordinari che si impegnano e non fiatano. Se non li ho fatti giocare finora è solo perché chi gioca al loro posto, a mio giudizio, ha qualcosa in più”.