PESCARA – ’Pescara in provincia di Chieti? E’ una vendetta consumata nel tempo che non ha fondamento”. Lo sottolinea il sindaco di Pescara, Luigi Albore Mascia, replicando al presidente della Provincia di Chieti, nonché presidente regionale Unione Italiana Province, Enrico Di Giuseppantonio, secondo il quale sarebbe questo lo sbocco inevitabile dopo la soppressione di alcune Province prevista dal governo nell’ambito della spending review.
“Contattero’ i sindaci di Montesilvano e Spoltore – aggiunge Mascia – per creare un coordinamento, che sono pronto a guidare, per affrontare in maniera coordinata la tematica dell’accorpamento delle Province. Questo non e’ un derby tra due citta’, ma e’ una vicenda ben piu’ delicata che non puo’ ridursi a quattro chiacchiere, perche’ coinvolge gli assetti amministrativi e organizzativi di interi centri urbani, le nostre economie e le nostre specificita’ che non possono essere disperse ne’ sacrificate”.”La salvaguardia di Pescara e degli interessi dei miei cittadini – afferma il primo cittadino – e’ una battaglia che intendo condurre e portare avanti sino in fondo, senza campanilismi, ma tutelando una realta’ territoriale, quella del capoluogo adriatico, che porta benefici a tutto l’entroterra.
“In realta’ – ha detto il sindaco – l’intervento, se vogliamo, anche a gamba tesa del Presidente della Provincia di Chieti Enrico Di Giuseppantonio, al quale ieri ho regalato il volume sulla storia di Pescara-Castellamare, redatto dal suo collega di partito Licio Di Biase, non ha fatto altro che anticipare un dibattito istituzionale che interessa l’intera regione e al quale dobbiamo prestare massima attenzione. Al di la’ degli aspetti piu’ o meno di colore, non possiamo accettare che Pescara perda il proprio ruolo di capoluogo di provincia perche’ oggi Pescara e’ molto di piu’, e’ il simbolo di una grande area metropolitana, e’ una citta’-regione attorno alla quale ruota un intero universo economico, culturale, turistico, finanziario”.