PESCARA – Dopo 11 mesi il Delfino subisce una sconfitta all’Adriatico. non accadeva, infatti, dal 19 ottobre dello scorso anno quando il Modena vinse per 2-1. Il Crotone capitalizza un episodio fortuito. Soprattutto tegola Pellacani, sospetta lesione del crociato del ginocchio destro. Durante il riscaldamento, fatale per il giocatore un cambio di direzione. Nelle prossime ore l’ex Virtus Verona, si sottoporrà agli esami di rito. Le sensazioni non sono affatto positive. Il club sta valutando se ricorrere o meno al mercato degli svincolati. Domenica prossima in casa della Viterbese (ore 17.30), saranno quasi sicuramente solo due, i centrali di ruolo a disposizione di Colombo: Brosco e Boben.
Tornando alla gara, a fare la differenza è stata una deviazione della barriera sulla punizione provocata ingenuamente da Milani e calciata da Chiricò. Completamente spiazzato e immune da responsabilità il portiere biancazzurro Plizzari. Il Crotone l’ha vinta così ma senza rubare nulla. Ciò malgrado, nei primi 30′ è stato il Crotone a comandare le operazioni con tre/quattro potenziali chances per sbloccare il punteggio (Kargbo-Tribuzzi-2 volte Gomez).
Negli ultimi 15′ del primo tempo, invece, il Pescara ha preso coraggio, è cresciuto il contributo dei terzini in fase offensiva. C’è stato senza dubbio più equilibrio fino all’episodio che ha fatto la differenza e cambiato la storia della partita, ovvero la punizione deviata di Chiricò. Ultima fase del match con 4 attaccanti (Lescano-Vergani-Desogus-Delle Monache) ma zero tiri in porta.
Il pubblico ha apprezzato la generosità nei 10′ conclusivi. La squadra ci ha provato. Il cuore non è mancato. Si riparte da questa certezza ma il Crotone ha dimostrato di avere qualcosa in più. Ora la Viterbese. Il delfino va a caccia di una nuova vittoria in trasferta.