PESCARA – Un punto è sempre meglio di niente. Peccato che ai biancazzurri ne servissero tre per restare a pieno titolo nella corsa play off senza particolari patemi d’animo. Sta di fatto che per almeno per 60/65 minuti l’undici di Pillon ha giocato un buon calcio.Un 4 – 5 – 1 compatto. Zero rischi. In fase di non possesso Memushaj, che ha sfoggiato un’autentica perla, era sempre il primo a pressare sul portatore di palla avversario.
Bisogna anche ammette come l’albanese abbia sbagliato un gran numero di palloni, pur senza demeritare. Bene hanno lavorato gli esterni, da una parte Marras nel vivo dell’azione, maggiormente Sottil pronto a strappare per creare la superiorità numerica. Il classe ’99 ha messo lo zampino sul vantaggio siglato, poi, da Memushaj.
E’ stato prezioso anche il contributo di Bruno che ha sempre accorciato sull’ex biancazzurro Verre limitandone il raggio d’azione. Certo, il rammarico di non averla chiusa quando si sarebbe dovuto e potuto. Piuttosto chiara, nitida, se non clamorosa, l’opportunità fallita da Brugman. Stessa cosa dicasi per Ciofani, uno dei migliori in campo, dopo una bella combinazione con Marras.
Negli ultimi 20 minuti, però, la squadra si è abbassata, complice anche un calo fisico. Nel contempo, la decisione di Nesta di cambiare assetto : difesa a 3 e, subito dopo, il pari di Vido, in realtà più trovato che cercato. E sarebbe potuta finire anche peggio senza la provvidenziale deviazione di Bruno sul tiro ravvicinato dello stesso Vido, il migliore degli umbri. Ma ciò che rincuora è l’atteggiamento dopo il brutto, anonimo secondo tempo di Ascoli.
Risposta, insomma, confortante in vista della trasferta di Carpi in programma lunedì 22 aprile alle ore 21. Pillon dovrà rinunciare agli squalificati Scognamiglio e Bruno, agli infortunati Campagnaro e Gravillon.