
PESCARA – Ieri aveva incitato la squadra a lottare fino alla fine e oggi una brutta tegola si è abbattuta proprio sul capitano. Per Balzano distorsione alla caviglia destra. Lo staff sanitario valuterà domani le condizioni del difensore biancazzurro per capire se potrà essere o meno a disposizione per la gara casalinga contro il Cittadella, ma la sua presenza appare in forte dubbio. Ancora differenziato per Salviato che, sabato scorso, non era sceso in campo per un affaticamento muscolare. Domani,tornerà in gruppo. A parte anche Samassa le cui condizioni migliorano di giorno in giorno. L’attaccante maliano potrebbe tornare a disposizione per la trasferta di Terni in programma giovedì 17 aprile alle 20.30.
Intanto ieri Cosmiè andato a Perugia a raccontare ai giudici, nella veste di testimone, la disavventura vissuta nel gennaio 2011, quando rimase in mano ai malviventi per circa un’ora insieme alla moglie e alla figlia nella sua villa in Umbria. Il processo è a cinque albanesi accusati di aver compiuto la notte del 19 gennaio 2011 una rapina nella sua casa di Perugia.
” Quando mi hanno sbattuto a terra – ha raccontato Cosmi – il capo della banda è intervenuto e ha detto ‘è lui, l’allenatore’. Ho avuto paura di sentirmi male e quando gliel’ho detto mi hanno offerto un bicchiere d’acqua. Li ho rassicurati sul fatto che gli avrei dato tutto, purchè non avessero fatto del male a mia figlia e a mia moglie. I banditi rimasero in casa 55 minuti. Ci hanno portato via denaro, gioielli, orologi. Mi hanno schiaffeggiato e colpito con il calcio della pistola alla nuca ma non in maniera violenta, più che altro per intimidirmi e creare un clima di terrore. Ci hanno costretti a infilarci sotto le lenzuola del letto e, mentre, uno ci puntava la pistola minacciandoci anche con una chiave inglese, gli altri giravano per le stanze della villa”.