PESCARA – Un’altra stagione anonima è giunta alla fine. Una fine annunciata di un percorso senza ambizioni. Pescar sconfitto in casa e annata da dimenticare al più presto. La Juventus Next Gen vince 3-1 e accede ai play off nazionali. Delfino senza neanche un minimo di orgoglio. Nonostante il vantaggio di giocare per due risultati su tre.
Tutto facile per i bianconeri che la sbloccano dopo appena sei minuti. Sulla goffa respinta di Mesik, Sekulov ha il tempo di controllare e concludere. Lo slovacco si gira, palla deviata e nulla da fare per l’incolpevole Plizzari. La reazione in un paio di fiammate, a dire il vero estemporanee. Sfuma la possibilità di pareggiare con Aloi che calcia addosso a Comenencia.
Biancazzurri sempre sotto ritmo. Pressing individuale e mai di squadra. Dalla trequarti in su neanche una giocata offensiva. Quando si difende bassa, la squadra di Cascione non è mai compatta. Juventus Next Gen padrona assoluta della situazione.
Nella ripresa, sin troppo semplice per i bianconeri difendere il minimo vantaggio. In un concitato maxi recupero arrivano altri tre gol: il raddoppio di Guerra, l’1-2 al 97′ di Milani e sui titoli di coda, con la squadra sbilanciata, l’1-3 definivo di Mbangula.
E’ la fine di un percorso senza ambizioni. I nodi vengono sempre al pettine. Mercato estivo sbagliato. Rosa assemblata male, con diversi equivoci, nettamente inferiore rispetto a quella dello scorso campionato. Presi giocatori non di ruolo. Adattati, soprattutto a centrocampo. In attacco è stato ceduto un attaccante da 20 gol (Lescano) senza rimpiazzarlo adeguatamente. Anche a gennaio non ci sono stati miglioramenti. Serviva almeno una mezz’ala, è arrivato un trequartista come Meazzi. Con queste basi, con simili presupposti, diventa perfettamente inutile soffermarsi sull’operato degli allenatori. Ora la pausa estiva. Servirà per pensare a soluzioni adeguate per riportare i biancazzurri nella serie cadetta quanto prima.