PESCARA – Dal triplice fischio finale di Trapani è iniziata la festa. In Sicilia, per le strade, in aeroporto, allo stadio Adriatico e in tutta Abruzzo i tifosi hanno cantato e ballato senza sosta.
Ma va sottolineato come il primo pensiero di Oddosia stato quello di abbracciare un Serse Cosmi in lacrime, immagine che resterà scolpita nella memoria collettiva. Poi rivolge un applauso al pubblico locale, prima di andare sotto la curva dei tifosi pescaresi per raggiungere i compagni. Pasquato canta “Che bello è” e poi dichiara a Sky: “A Oddo ho detto che lo scorso anno avevamo lasciato qualcosa in sospeso, gli ho scritto un messaggio a gennaio dicendogli che volevo tornare qua e ora abbiamo completato l’opera, mi auguro di rimanere a Pescara, questa città mi ha dato tanto e vorrei giocare qui la Serie A”.
Intanto tra i 400 di Trapani scoppia la festa. Ma il vero delirio deve ancora arrivare per la squadra. Infatti al rientro a Pescara, ad attendere in aeroporto Lapadula e company c’era un fiume di gente. Nel momento esatto in cui l’aereo si è fermato, il pilota ha sventolato dal finestrino la bandiera biancazzurra e da quel momento in poi è stata festa.
Appena atterrati i giocatori carichi di euforia hanno iniziato a ballare e a cantare, mentre all’esterno dello scalo almeno un migliaio di persone festeggiava in attesa di accoglierli.
Tutti, dai calciatori al presidente della società, Daniele Sebastiani, hanno indossato una maglietta bianca con una A gigante al centro (su cui sono raffigurati i volti dei protagonisti) e la scritta ‘scusate il ritardo’. La gioia dei giocatori è esplosa anche all’esterno dell’aeroporto, dove, insieme ai tifosi, hanno intonato, tra l’altro, “Che bello è quando esco di casa per andare allo stadio a vedere il Pescara…”. Cori, bandiere e fumogeni hanno salutato il pullman della squadra mentre andava via. Ma questo è solo l’inizio. Ora la vera festa, quella ufficiale con il tour della città e atto finale in piazza della Repubblica (dove c’è la stazione vecchia) deve ancora arrivare. Appuntamento a sabato.