PESCARA – Il calvario del Pescara all’Adriatico è finito. Una lunga serie di brutte figure che si esaurisce con una vittoria inutile contro un Palermo che, a parte qualche punticino in più in classifica dei biancazzurri, non ha certo vissuto un bel campionato.
Insomma alla fine è uscito un 2-0 contro nel mesto derby delle retrocesse: Zeman vince la sua seconda partita, per lui 8 punti da febbraio a oggi. All’11’ Zampano serve Cerri, girata da pivot sul sinistro da due metri, ma alza la mira. Il buon inizio dei biancazzurri culmina con il vantaggio firmato dal croato Muric di testa: assist di Caprari da destra per il primo gol in serie A del ventenne di proprietà dell’Ajax. Zeman lo aveva chiesto alla vigilia (“Non chiudiamo tra i fischi) e, almeno nel primo tempo, ottiene dai suoi la risposta giusta.
Poi Zampano serve in modo grossolano Nestorovski al limite dell’area: il bomber siciliano calcia con poca convinzione. Al 34’ sempre Zampano da destra può sfondare sul taglio di Brugman, arriva al limite ma sbaglia il servizio a centro area per l’accorrente Caprari. Al 39’ verticalizzazione improvvisa per Muric che taglia con il tempo giusto, Fulignati esce fino al limite dell’area per anticiparlo ed evitare il bis del croato. Al Palermo basta poco per saggiare le fragilità difensive degli abruzzesi: prima dell’intervallo, da un angolo spunta Chochev che schiaccia nell’angolino a sinistra di Fiorillo, sfiorando il palo.
Il secondo tempo si apre al 4’ con il cross di Rispoli da destra per il colpo di testa sul lato opposto di Chochev: di nuovo il bulgaro vicino al pareggio. Le squadre si allungano e aumentano le occasioni. Al 9’ Cerri non riesce a coordinarsi sull’ennesima bella palla di un ispirato Brugman. È l’ultima azione “silenziosa”: al 10’, infatti, torna in curva Nord dopo tre mesi una rappresentanza degli ultras per alzare i toni della contestazione già in atto da mesi contro il presidente Sebastiani, il ds Leone e, per la prima volta, lo stesso Zeman. Chochev al quarto d’ora va vicinissimo per la terza volta al pari (provvidenziale Fiorillo), ma è da antologia l’assist di Diamanti. C’è spazio anche per qualche applauso: se lo guadagna Gilardino al 31’ per il suo esordio stagionale all’Adriatico. L’ex bomber della Nazionale non ha palloni giocabili per segnare il primo gol del 2017, ma la squadra di Zeman congela la partita nel finale con un’altra prima volta: il romeno Mitrita finalizza un’altra delizia firmata da Brugman approfittando della dormita di Aleesami e Fulignati. Per il resto la gara non ha più nulla da dire. Tantomeno il campionato del Pescara.