PESCARA -Parla di venti minuti “sciagurati” Marino in conferenza stampa, riferendosi alla parte centrale del primo tempo. In realtà il Pescara stavolta non ha destato una buona impressione. Una squadra apparsa leziosa, che ha avuto anche diverse opportunità per chiudere definitivamente la gara, ma senza riuscirci. A volte sembrava che la squadra andasse in attacco in maniera abbastanza scriteriata, restando così scoperta sulle ripartenze. Alla fine il 2-2 maturato sul campo è sembrato il risultato più giusto, nonostante il Crotone ha avuto ben due rigori a favore, comunque ineccepibili.
“Abbiamo lasciato dei punti importanti” dice Marino. “La voglia di vincere la partita ti fa perdere le posizioni in campo – aggiunge e questo non va bene. Sul piano fisico avevamo oggi anche qualche difficoltà. Non eravamo molti lucidi. Complessivamente abbiamo perso due punti immeritatamente. Siamo stati un po’ disordinati ma, ripeto, soprattutto in quei venti minuti del primo tempo. In pratica abbiamo fatto tutto noi – sottolinea Marino – e probabilmente meritavamo sia oggi che lunedì. Ma non c’è stata mai la sensazione che sul 2-1 potessero impensierirci. Abbiamo sempre l’opportunità di chiudere ma non ci riusciamo mai”.
Per quanto riguarda la gara, i binacazzurri vanno in svantaggio, poi ribaltano il punteggio, ma vengono raggiunti nel finale. Partita sottotono per i padroni di casa: hanno un grande potenziale, ma anche lunghe pause in cui emergono difficoltà. Al 30’ Mascara fa ingenuamente fallo su Bidaoui in area, rigore sacrosanto che Torromino trasforma spiazzando Pelizzoli. Gli abruzzesi faticano per qualche minuto, rischiando addirittura di subire il bis calabrese. Nel finale, però, orgoglio e caratura tecnica riaffiorano e costringono la squadra di Drago a rintanarsi davanti all’area di rigore. Non basta la diga di Galardo. Il Pescara sfonda sulla destra con Balzano e Cutolo, mandando in tilt Mazzotta. Al 43’, il corner dell’attaccante campano piomba nell’area piccola, Gomis è indeciso e Maniero deve solo spingerla da venti centimetri. Il pari cambia la partita: fino all’intervallo, si gioca nella porta del Crotone. Angoli in serie per i padroni di casa, ma il raddoppio non arriva.
Nel secondo tempo Marino chiede ai suoi di non forzare e stancare l’avversario con il possesso. Bastano 13’ del secondo tempo per centrare il bersaglio. Ragusa lavora un pallone sulla sinistra, attende l’arrivo di Nielsen al limite: il danese calcia di prima col piattone destro e trova l’angolino dove Gomis non può mai arrivare. Poi la partita si addormenta e di solito in questa situazione la squadra di Marino non eccelle in concentrazione. La dimostrazione è l’incursione di Mazzotta tra tre pescaresi in area, fermata dalla scivolata scomposta di Bocchetti che provoca il secondo rigore di giornata (32’): Torromino, ancora una volta dal dischetto fa due a due. La partita in pratica finisce qua.
Il tabellino:
PESCARA: Pelizzoli, Balzano, Bocchetti, Capuano, Zauri; Nielsen, Brugman, Ragusa; Cutolo, Maniero, Mascara. (67′ Rizzo) All. Marino
CROTONE: Gomis, Del Prete, Cremonesi, Ligi, Mazzotta; Matute, Dezi, Galardo (65′ Cataldi); Torromino, Pettinari, Budaoui (76′ Bernardeschi) All. Drago
Arbitro: Nasca di Bari
Reti: 30′ e 78′ Torromino (R), 43′ Maniero, 57′ Nielsen
Ammoniti: Galardo, Mascara, Dezi