PESCARA – Nessuno in Europa ha fatto peggio del Pescara. Basta questo a descrivere l’impresa in negativo che Oddo e company sono riusciti a realizzare. Sul campo domenica c’è stato il diciassettesimo ko e con 52 gol subiti in 23 partite. Errori evidenti da parte del club ma anche del suo allenatore che ha contribuito alla costruzione dell’organico.
Il presidente Sebastiani, dopo gli insulti ricevuti a fine partita (per la verità anche di natura personale) ha dichiarato che al termine della stagione potrebbe lasciare. A prescindere dalle oggettive carenze e dai palesi difetti strutturali, Oddo avrebbe potuto e dovuto fare di più.
L’ultima sconfitta in casa con un passivo del genere risale a dieci anni fa, sempre per 2-6 ma contro il Modena. Questo è un altro campionato nato tra mille illusioni e che, invece, si avvia velocemente a diventare il peggiore nella storia del Delfino in serie A. Sul campo, appena 6 punti, di cui 2 in duplice superiorità numerica, in 23 partite.
Un cammino disastroso, inimmaginabile ad inizio campionato. Qualcuno dopo qualche partita parlava già di Europa League. E i tifosi, sarcasticamente, lo hanno ricordato più volte anche durante la gara contro la Lazio. Ora bisogna fare solo una cosa: rialzare la testa al più presto e terminare il campionato in maniera perlomeno decorosa, consci che l’anno prossimo il Pescara disputerà il campionato di serie B.