PESCARA – E’ proprio vero che ad inizio anno i fuochi d’artificio la fanno da padrone. Stavolta però, nonostante i “botti” di 7 gol in una sola partita, il Delfino ha avuto la peggio. Il Pescara dura solo 30′, poi sparisce. Fase di non possesso lacunosa, disattenzioni sui calci da fermo. La Juventus Under 23 fa un figurone e al “Moccagatta” di Alessandria si impone 4-3.
Una sconfitta inattesa anche e soprattutto per quanto visto nei primi 30 minuti. Ritmo, pressione alta che non permette ai giovani della Juventus di ragionare. Il vantaggio firmato da Cangiano, prima e dopo due occasioni limpide, altrettante potenziali per raddoppiare. Insomma, piano partita, almeno fino a quel momento, impeccabile.
Poi, ma troppo presto, la luce si spegne e i biancazzurri spariscono inopinatamente dal campo. Nella ripresa, una sola fiammata, a conti fatti estemporanea, che porta al 2-2 di Cuppone.
Centrocampo, per caratteristiche, non funzionale al calcio predicato da Zeman. Nel reparto nevralgico giocatori adattati. Pur tuttavia, non è accettabile perdere in questo modo, prendendo 4 gol, contro un avversario di talento sì ma verdissimo e inesperto. La dimensione del Pescara è certificata dai numeri e, dunque, dalla posizione in classifica. Nessuna sorpresa ma nelle ultime due uscite contro Fermana e Juventus Under 23, in parte anche con l’Ancona, i biancazzurri hanno totalmente deluso le attese. Ora occorre solo rialzarsi e ripartire, prima possibile.