PESCARA – Alle volte sono frasi di rito, ma stavolta è davvero così: Auteri salva la panchina. E già, perché il tecnico dato per spacciato prima della gara odierna, si ritrova con una vittoria e tre punti. Quantomeno avrà un’altra chance da giocarsi nella prossima partita.
In sostanza però il Pescara ritrova la vittoria dopo una lunga astinenza. A Grosseto contava solo vincere, e l’1-2 finale basta e avanza per portare a casa la missione. Biancazzurri convincenti e autoritari nel primo tempo, come non si vedeva da tempo. Meno nella ripresa, in particolare negli ultimi venti minuti, quando si fa chiudere troppo e concede il gol della speranza ai toscani.
Il campo, però, dice che Ferrari e compagni hanno meritato il ritorno alla vittoria fuori casa quasi tre mesi dopo l’ultima volta (19 settembre, sempre in Toscana, contro il Montevarchi). Sarà un caso o forse no, ma il Delfino senza gli anziani e con diversi giovani in campo, ha mostrato di avere una freschezza vista raramente finora in stagione.
La squadra di Auteri parte rischiando di commettere lo stesso errore del turno precedente contro la Lucchese: inizia bene ma poi si fa trascinare nelle sabbie mobili del ritmo lento e stagnante voluto dai toscani. E, quando arriva nei pressi dell’area maremmana, quasi si dimentica di attaccare la porta, perde il tempo dell’ultima giocata o cerca soluzioni complesse e poco efficaci.
La prima vera chance che costringe Barosi alla parata decisiva arriva quasi alla mezzora. D’Ursi la piazza, il portiere toscano ci mette una pezza in extremis.
E’ l’antipasto del vantaggio, comunque meritato. Rasi accelera sulla sinistra, mette al centro indirizzandola a D’Ursi, sul secondo palo. Un difensore intercetta e finisce per servire Ferrari, che scaglia nella porta vuota la palla del vantaggio. Per il Loco è il settimo gol stagionale. Il gol è una liberazione per i biancazzurri, che giocano più sciolti. Al 36’ subito vicinissimi al raddoppio: tacco di Diambo, no look di Ferrari per D’Ursi, destro a giro che incoccia sul palo interno e torna in campo. Il Grosseto è alle corde, non reagisce e prima dell’intervallo viene punito dal sinistro dal limite di Clemenza: una perla di rara bellezza, sotto il sette, per lo 0-2 al 43’.
Nel secondo tempo Magrini corre ai ripari mentre Auteri conferma gli undici, convincenti e autoritari, del primo tempo. Ora la squadra di casa ha un atteggiamento più aggressivo nel tentativo di rientrare in partita. Inevitabile lasciare spazi in cui il Pescara prova a infilarsi per stendere definitivamente l’avversario. Intanto, dopo quasi un quarto d’ora, il Grosseto cambia altre due pedine per cambiare passo. A parte il diagonale di Moscati, parato da un attento Sorrentino, dei padroni di casa nell’area del Delfino non c’è quasi nessuna traccia.
La squadra di Auteri gestisce la partita senza troppi affanni e, per i 20’ finali, si affida al più fresco De Marchi per avere lucidità nei metri finali. Il Pescara non crea più nulla, anzi regala alla squadra di casa il gol della speranza a 7’ dalla fine. Diambo perde palla al limite dell’area, Cretella è lì e deve solo piazzarla con il piatto nell’angolino impossibile per Sorrentino. L’episodio riaccende il Grosseto per l’assalto finale, senza frutti. Il Pescara sale a 25 punti, ma la vetta resta lontanissima.