PESCARA – Ci voleva la capolista per far uscire fuori il giusto carattere del Pescara. Malgrado la beffa all’ultimo secondo (1-0), il Delfino esce più forte. Negato un rigore solare. Almeno per un’ora si è visto il miglior Pescara della stagione. Corto, compatto, aggressivo. Dominante nel gioco, impeccabile nelle transizioni. Cattivo dal punto di vista difensivo, con un impeto mai visto, anche nei momenti di difficoltà.
Specie nel primo tempo, superiore in tutto. Quella vista a Modena è stata la squadra che i tifosi hanno aspettato per tutto l’anno, con intensità e capacità di palleggio. Fortemente limitato Gerli che all’andata aveva spadroneggiato, contenuto Azzi, annullato Tremolada, ovvero gli elementi cardine dell’undici di Tesser.
C’è naturalmente da migliorare negli ultimi 20 metri. Come? Attaccando con più determinazione la porta avversaria. Ma il Modena si è confermato estremamente solido. Ha incassato solo 17 reti e il portiere Gagno prima di incassare gol da Arrigoni a Teramo, mercoledì scorso su calcio di rigore, era rimasto imbattuto per 6 partite.
Due gli episodi chiave: il penalty solare negato a Cernigoi in avvio di gara e il primo giallo comminato a Drudi, poi espulso al 77′ (seconda sanzione ineccepibile). Pur vero, però, che il gol è stato subito in inferiorità numerica, soprattutto allo scadere del recupero. Di fatto Sorrentino è stato inoperoso. Puntuale in un paio di uscite ma mai seriamente impegnato.
Adesso l’obiettivo è cercare di farle diventare non un’eccezione ma quasi la normalità se si vuole arrivare ai play off con qualche ambizione. Domenica i biancazzurri ospiteranno il Siena. Fischio d’inizio alle 17,30.