PESCARA – Ormai i social network hanno preso talmente piede che curiosando un po’ qua e la si può trovare di tutto. Stavolta, però, si è esagerato. Alcuni ragazzi hanno organizzato una vera e propria spedizione punitiva nei confronti di un coetaneo proprio tramite Facebook.
Protagonisti dell’episodio quattro giovani pescaresi che, questa mattina, sono finiti agli arresti domiciliari su disposizione del gip del Tribunale di Pescara, Gianluca Sarandrea, con l’accusa di lesioni gravi in concorso, con l’aggravante dell’uso di armi. Si tratta di tre ragazzi di 19 anni, J. D.P.; N.C.P; G.D.; e di C.P., 18 anni.
Stando alle indagini della polizia, e’ emerso che, la notte tra il 19 e il 20 maggio scorsi, gli arrestati hanno aggredito un giovane, appartenente ad una famiglia rom pescarese, causandogli la frattura scomposta multipla della mandibola. Gli aggressori hanno utilizzato anche una mazza da baseball.
A seguito del pestaggio la vittima e’ stata sottoposta ad un intervento chirurgico per impiantargli una protesi, che ha determinato una prognosi superiore ai quaranta giorni. Il giovane e’ stato picchiato perche’, alcuni giorni prima, aveva difeso una giovane amica dalle molestie di uno dei quattro. Il giorno dopo l’episodio, inoltre, grazie all’intervento della squadra volante, e’ stato sventato un tentativo di vendetta da parte di una trentina di rom che si erano minacciosamente radunati sotto la casa di uno degli aggressori.
Le indagini proseguono per verificare l’eventuale coinvolgimento degli arrestati nell’aggressione avvenuta il 28 giugno scorso ai danni di quattro persone che passeggiavano lungo la riviera. In quell’occasione sarebbe stato utilizzato un casco da moto per picchiare le vittime e uno degli autori del pestaggio, arrestato in flagranza, sarebbe amico e frequentatore dei quattro giovani finiti agli arresti domiciliari.