PESCARA – Rapine, pestaggi e episodi di knock-out game. Tutto avveniva nel centro storico della città, nella zona della movida. Gli autori erano tutti giovanissimi, componenti di due gang, da 14 a 24 anni. finalmente sono stati scoperti e fermati dalla mobile di Pescara e per sei di loro è scattato l’arresto in esecuzione di quattro distinte ordinanze di custodia cautelare e altri quattro denunciati perche’ accusati – a vario titolo – di aver partecipato ad episodi di violenza avvenuti di recente in citta’ nei confronti di altri giovani.
Alcuni avrebbero fracassato la mandibola di un 19enne di Pescara, altri avrebbero mandato in ospedale in prognosi riservata un 24enne ed altri ancora avrebbero fatto parte di un a commando che avvicinava con una scusa minorenni per condurli in zone isolate della citta’ e abbandonarli dopo averlo stati malmenati e rapinati. I componenti delle due bande filmavano con i telefonini le loro gesta e comparivano su Facebook armati di pistole.
Gli episodi su cui hanno fatto chiarezza gli uomini della mobile sono diversi, ma cui alcuni sono avvenuti nella notte tra sabato 26 e domenica 27 aprile nel centro storico. Per il pestaggio di due giovani che si e’ verificato quella notte in via dei Bastioni e’ stato arrestato ed e’ ai domiciliari un 18enne che vive a Francavilla, F.B., che avrebbe agito con altri ragazzi, di cui due minorenni identificati e segnalati al Tribunale dei minorenni grazie alle telecamere e alle testimonianze raccolte.
Per il secondo pestaggio di quella notte, anch’esso in via dei Bastioni, con due vittime finite in ospedale, e’ stato rinchiuso in carcere F.D.F., 24enne pescarese gia’ noto per una precedente aggressione sempre a Pescara vecchia. E risale a quella notte anche un altro pestaggio di cui si sarebbe reso responsabile un rom 17enne che e’ stato denunciato alla Procura presso il Tribunale per i minorenni dell’Aquila.
Particolarmente inquietante e’ risultata la pratica del knockout game, fanno notare dalla questura, un gioco in cui l’aggressore sceglie a caso la sua vittima e prova ad atterrarla con un solo pugno. Con gli arresti di oggi la polizia ha sgominato anche la cosiddetta “banda della Multipla”, composta da cinque baby criminali, tra cui un 20enne residente a Pescara originario della ex Jugoslavia, E.N., che oggi e’ stato sottoposto ai domiciliari.
Con i suoi complici, e cioe’ la fidanzata 19enne, il fratello 17enne, un 16enne e un 14enne, si sarebbe reso responsabile di due rapine particolarmente efferate ai danni di due giovanissimi che sono stati costretti a salire con un pretesto sulla Multipla, sono stati picchiati brutalmente dopo essere stati trasportati in zone isolate e derubati. Uno di questi episodi e’ stato filmato con il telefonino. Il 17enne componente di questo gruppo, che su Facebook ha pubblicato una sua foto a torso nudo con una pistola in mano, e’ finito in un istituto penale minorile. Stessa misura per il 16enne mentre il 14enne e’ stato collocato in comunita’. La 19enne, invece, e’ indagata. Proprio il capo di questa baby gang, il 20enne, con altri due del gruppo, si sarebbe reso responsabile nei giorni scorsi, a Montesilvano, dell’aggressione a un 59enne, il padre di una sua ex fidanzata, per vendicarsi di una testimonianza rilasciata dall’uomo contro di lui. Il 59enne infatti lo ha denunciato in passato per sottrazione di minore, considerato che il ragazzo era fuggito di casa con sua figlia. Tra l’altro uno dei componenti del gruppo aveva rapporti con uno degli arrestati, F.D.F..
“Abbiamo dato risposte importanti e immediate agli episodi di violenza che si sono verificati nell’ultimo mese” – ha fatto notare il questore Paolo Passamonti ricordando che di recente sono stati anche chiusi dei locali. Muriana ha parlato invece della “spregiudicatezza di questi ragazzi, che agiscono anche in pieno giorno” e ha sottolineato il “lavoro di rete che va portato avanti non solo a livello istituzionale ma con tutto cio’ che ruota attorno al sistema sicurezza e con gli esercenti”. Per domani e per la notte del 17 sono stati annunciati controlli straordinari al centro storico mentre si continua ad indagare su un altro episodio di violenza avvenuto la notte tra il 30 aprile e il primo maggio ai danni di un giovane prelevato in viale Pindaro, picchiato e derubato.