ATRI – Stavolta è finita in manette. La ragazza era già stata più volte segnalata all’autorità giudiziaria per comportamenti aggressivi ed estorsivi manifestati nei confronti dei genitori. E’ successo ad Atri dove una giovane , per troppo tempo, aveva minacciato di morte i familiari, non esitando in caso di rifiuto di denaro a picchiarli con calci e pugni e a danneggiare suppellettili di casa.
Nel pomeriggio di ieri i poliziotti di Atri hanno arrestato M.E., 20 anni, colta in flagranza del reato di maltrattamenti in famiglia, estorsione , lesioni ai danni dei propri genitori e per aver opposto resistenza a pubblico ufficiale. La ventenne era già stata allontanata dalla famiglia nell’aprile dello scorso anno dopo il provvedimento emesso dal Tribunale di Teramo.
I genitori, però, avevano deciso di darle ancora una possibilità, consentendole di rientrare in casa. Il Tribunale di Teramo aveva così modificato la misura dell’allontanamento dall’abitazione con quella più lieve dell’obbligo di firma.
Nonostante ciò, sono proseguiti gli atteggiamenti ostili e vessatori della giovane. In più occasioni, infatti, i genitori avevano dovuto chiamare la Polizia spaventati dalle reazioni della figlia. Era stato pertanto necessario assumere nei suoi confronti il divieto di dimora ad Atri ,con la prescrizione del divieto di avvicinamento ai genitori. Ieri, dopo l’ennesima lite e la richiesta di 40 euro ai genitori, commessa davanti ai poliziotti, M.E. è finita in manette.