AVEZZANO – “Mi sono candidato perché me l’ha chiesto il nostro presidente e perché sono convinto che un partito come il nostro si gioca la partita della sua vita essendo la prima campagna elettorale e tutti coloro che hanno un contributo da dare lo devono dare perché in politica conosco troppa gente che nei momenti importanti si nasconde e non c’è”. Lo ha detto Filippo Piccone, candidato alle europee con il Nuovo Centrodestra, nel il suo intervento ad Avezzano alla presenza del leader Angelino Alfano, ministro dell’Interno. “La mia si può considerare una candidatura di servizio – ha aggiunto – di servizio al territorio, all’Abruzzo e per la mia regione correro’ fino alla fine, fino all’ultimo minuto”.
“La mia – ha ribadito Piccone – e’ una candidatura di servizio per dare una mano al partito in questo territorio e si sta trasformando in un’opportunita’, un’opportunita’ per questa regione, per portare finalmente l’Abruzzo a Bruxelles”. Secondo il deputato abruzzese “per troppo tempo i partiti hanno candidato giornalisti famosi: Lilli Gruber, Iva Zanicchi e ancora Cecchi Paone. E cosi’ noi non abbiamo mai portato a Bruxelles una classe politica, una classe dirigente che potesse presidiare quell’istituzione e raccordarla col territorio”.
“Un parlamentare europeo in un territorio come quello regionale si deve chiedere perche’ l’Abruzzo – ha rilevato Piccone – nei sette anni precedenti con miliardi a disposizione della Comunita’ europea erogati direttamente non ha potuto fruire di un solo euro. Qualcosa che non va c’e’. Io credo che sia importante riportare questa regione nel Parlamento europeo e cercare di collegarla col territorio, con la sua progettualita’ e con la capacita’ di poter sviluppare progetti per i nostri ragazzi”.