PESCARA – Le piste ciclabili del capoluogo adriatico sarebbero poco sicure. La denuncia arriva dal presidente dell’associazione Pescara Bici, Giancarlo Odoardi, che in una lettera al presidente della Provincia, Guerino Testa, lo invita a fare “un sopralluogo in bicicletta” sulla pista ciclabile provinciale per verificare “la totale incuria in cui versa il tracciato nonche’ la pericolosita’ dello stesso in piu’ di un tratto”.
“In occasione delle recenti manifestazioni previste nell’ambito della Settimana Europea della Mobilita’ Sostenibile – scrive Odoardi – abbiamo avuto modo di percorrere i tracciati ciclabili situati a nord e a sud del tratto finale del fiume Pescara, in particolare quello da Largo Madonnina fino al Ponte delle Liberta’ e l’altro dalla golena sud, sotto il ponte di ferro della ex ferrovia, fino alla Fater, quest’ultima interrotta per lavori in corso.L’impressione che ne abbiamo avuto e’ nel complesso molto negativa e preoccupante. Nel tratto a nord del fiume sono stati ultimati i lavori di rafforzamento degli argini fluviali ed e’ stata ripristinata sulla loro sommita’ la pista ciclabile preesistente, che quindi appare ora piu’ razionale e fruibile. Non siamo in presenza di nuove piste ciclabili, ma di una pista ciclabile ‘nuova’. Sull’altra sponda – sottolinea – la situazione e’ drammatica e a tratti catastrofica. Al di la’ del tratto interessato dai lavori di collegamento Ponte Villa Liberta’ – Asse attrezzato, il resto della pista, per una lunghezza di circa 4 km, e’ in condizioni indescrivibili”.
Nello specifico, nella lettera a Testa il presidente di Pescara bici denuncia la presenza di rifiuti, come ad esempio frammenti di vetro, vecchio mobilio, televisori e elettrodomestici, la mancata rimozione e l’assenza di manutenzione del verde. Odoardi, inoltre, segnala “la segnaletica riassorbita dalla proliferante vegetazione, le attrezzature distrutte, i paraluce divelti e tratti letteralmente crollati a seguito dell’alluvione della primavera scorsa, dove si pu’ procedere solo a piedi”.
Alla luce di questa situazione, chiede alla Provincia di manifestare “subito un segno concreto di attenzione alle cose dette, e non con dichiarazione di intenti, ma con atti che restituiscano alla gente, ed in particolare a quella delle due ruote a pedali, un minimo di senso di fiducia nelle istituzioni”.