PESCARA – Proprio non riesce a vincere questo Pescara. Cosmi aveva definito la gara di oggi “fondamentale” per delineare il futuro biancazzurro: o lottare per il playoff o per la salvezza. Visto il risultato la seconda ipotesi, ormai, è quella più probabile. La salvezza, invece, è ormai a un passo per il Carpi.
La squadra di Pillon mette la freccia sui biancazzurri sfruttando due calci da fermo con Di Gaudio e Sgrigna (rigore). Delfino senza vittorie da 6 gare e ora ad appena 5 punti di margine sul Cittadella. Per il Carpi situazione opposta, con il quinto risultato utile di fila (10 punti in 8 gare per Pillon) che avvicina la fatidica quota 50 punti.
Pillon rinuncia per la seconda gara di fila alla prima punta, confermando Sgrigna al posto di Ardemagni nel 4-1-4-1, la ricetta di Cosmi è il solito tridente dove Politano e Ragusa appoggiano Maniero. Il Pescara soffre la velocità di Di Gaudio a sinistra, anche se il primo intervento è quello di Colombi in uscita su Maniero. Poi cresce la squadra di casa, che sfiora il gol con Concas di testa e lo trova al 17′ grazie a Di Gaudio (terza rete, bissata quella dell’andata), abile di testa a mettere nel sette un corner deviato. Il Pescara accusa il colpo e rischia grosso nel giro di 3′, ma prima Balzano salva sul cross di Di Gaudio, che poi impegna Pelizzoli, attento anche qualche istante dopo sul tiro di Sgrigna. E’ il momento migliore dei padroni di casa, nel finale di tempo però esce il Pescara, vicino al pari con Ragusa (Colombi devia il suo colpo di testa con l’aiuto della traversa) e soprattutto Balzano, ma la sua bordata da due passi è salvata ancora da Colombi col corpo.
Dopo l’intervallo Cosmi cerca nuovi assetti, passa prima al 4-3-3 con Caprari e Nielsen e poi al 4-2-4 con Sforzini, ma Colombi è sempre molto attento e quando non ci arriva è il palo a fermare la punizione di Caprari. Il Carpi fa male in contropiede, sfiora più volte il 2-0 e lo trova su rigore quando Balzano tocca con la mano il corner di Sgrigna, che poi dal dischetto firma il gol a 3 mesi di distanza. Nel finale Colombi impedisce al Pescara di riaprire la gara e il Carpi festeggia un successo che può valere la B. Per i biancazzurri, invece, la crisi è sempre più profonda.
Il tabellino: Carpi – Pescara 2-0
Carpi F.C.1909: Colombi, Pesoli (K), Gagliolo, Concas, Di Gaudio (16’st Acosty), Pasciuti, Memushaj (9’st Letizia), Romagnoli , Porcari (VK), Lollo, Sgrigna (46’st Inglese). A disp.: Kovacsik, De Vitis, Ardemagni, Mbakogu, Sperotto, Legati. All.: Pillon.
Delfino Pescara 1936: Pelizzoli, Salviato, Capuano, Zauri (7’st Nielsen), Politano, Balzano (K), Bocchetti, Brugman, Rizzo (28’st Sforzini), Maniero (7’st Caprari), Ragusa. A disp.: Svedkaukas, Fornito, Di Francesco, Karkalis, Cherubini, Mascara. All.: Cosmi.
Marcatori: 17’pt Di Gaudio (C), 40’st su rig. Sgrigna (C)
Ammoniti: Pasciuti, Di Gaudio, Gagliolo (C), Maniero, Balzano, Ragusa (P)