PESCARA – Una decina di giorni fa una prima “avvisaglia”. Adesso arriva la doccia fredda per i sostenitori del Ponte del Cielo: la Soprintendenza dei beni Architettonici e Paesaggistici d’Abruzzo ha bocciato definitivamente il progetto. L’opera dunque, è risultata incompatibile nell’ambito paesaggistico dell’area di spiaggia libera antistante Largo Mediterraneo davanti la fontana monumentale della Nave di Cascella.
Il severo e definitivo giudizio della Soprintendenza giunge ad una decina di giorni dalla comunicazione di preavviso fatta al Comune. Nel parere, la stessa Soprintendenza aveva espresso un giudizio decisamente contrario alla realizzazione dell’opera. Dunque non sono state accolte le controdeduzioni presentate dai tecnici del Comune.
Il vicesindaco del Comune di Pescara, Enzo Del Vecchio, non esclude un ricorso al Tar d’Abruzzo. Le forze di opposizione di centrodestra da sempre si erano opposte al progetto ritenendolo inutile e soprattutto dannoso per l’impatto paesaggistico.
Non tardano ad arrivare i primi commenti. Secondo il capogruppo di Forza Italia, alla Regione Abruzzo, Lorenzo Sospiri dopo che e’ stato ufficializzato il ‘no’ definitivo della Sovrintendenza al pontile del cielo “Pescara puo’ definitivamente archiviare la pratica del pontile del cielo, dopo che stamane la Sovrintendenza ha decretato la bocciatura definitiva di un progetto inutile, copiato, inadeguato e, soprattutto, incompatibile con la citta’ e con le norme vigenti. Ora, dopo che il governatore D’Alfonso e il sindaco Alessandrini hanno perso due mesi di tempo dietro a un progetto irrealizzabile, usato strumentalmente per distrarre i pescaresi dalla vicenda giudiziaria del divieto di balneazione, si impone una corsa contro il tempo, per non perdere quel milione di euro di fondi Fas che devono essere impegnati entro il 31 dicembre 2015, e piuttosto dirottarli su iniziative gia’ pronte e su opere utili, come la riqualificazione della Stella Maris o anche degli alloggi popolari che cadono a pezzi”.
“Anche l’ultima cartuccia sparata dal sindaco Alessandrini, sperando di risollevare la propria immagine pubblica, aggrappandosi alla sua ultima speranza, il pigmalione-presidente D’Alfonso, si e’ rivelata un clamoroso flop – ha ricordato il capogruppo Sospiri -. A inizio ottobre, in quattro e quattr’otto, ha mobilitato gli uffici tecnici e ha fatto preparare il progetto preliminare del ponte del cielo, null’altro che un pontile che gira in tondo, alto un metro e mezzo dalla superficie dell’acqua, quindi una barriera visiva inaudita e inconcepibile che avrebbe deturpato per sempre l’orizzonte pescarese, sottraendo, peraltro, alla balneazione un ampio tratto di spiaggia libera. Un pontile costruito con assi di legno che avrebbero determinato una spesa enorme in termini di manutenzione, pensando all’azione erosiva del mare e, soprattutto, al ponte di legno della Provincia in via Rigopiano, chiuso da mesi. In realta’ l’obiettivo di quel ponte, presentato al pubblico esattamente il 7 ottobre scorso, era chiaro: cercare di distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica dall’emergenza balneazione, ovvero dalle imprese del sindaco Alessandrini che, consapevole del grave inquinamento del mare, aveva scelto di non informare la popolazione, rimediando due inchieste giudiziarie e un avviso di garanzia, lui, vicesindaco e dirigente”.