
PESCARA – “Il porto di Pescara si sta paralizzando e il dragaggio ‘miracoloso’ del presidente D’Alfonso ha sortito effetti pari a zero. Se anche le piccole barche per la pesca giornaliera due giorni fa si sono incagliate, rivelando che i fondali del porto sono pari, addirittura, a soli 40 centimetri, vuol dire che la situazione non e’ seria, ma e’ gravissima e il nostro scalo rischia di bloccarsi”. A dirlo e’ il capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri, a fronte dell’episodio in cui due giorni fa si sono incagliate tre imbarcazioni all’interno del porto di Pescara.
“Ma soprattutto – osserva l’esponente politico – ora si spiega meglio quell’ordinanza emessa dalla Capitaneria di porto, la numero 47, firmata a fine maggio, con cui si disciplinava il transito di una sola imbarcazione per volta nelle fasi di ingresso e di uscita richiamando i ‘problemi di sicurezza’. Penso che oggi tutti abbiamo il diritto di sapere se, allo stato attuale, il porto canale di Pescara sia ancora agibile o no, lo devono sapere i cittadini, gli operatori marittimi, e anche gli amministratori”.
” Praticamente oggi e’ possibile attraversare il fiume, da una sponda all’altra, a piedi, un vero ‘ponte del fiume’ parallelo al ponte del mare del presidente D’Alfonso. Negli anni scorsi, dinanzi a una tale situazione, avremmo gia’ assistito a proteste di piazza, cortei, lettere istituzionali di richiamo da parte dell’Autorita’ marittima”.
Pronta arriva la replica: “Abbiamo ripetutamente spiegato che il dragaggio in corso nel porto di Pescara e’ rivolto – in una prima fase – alla darsena e al porto canale, nelle zone cioe’ dove vi erano maggiori esigenze legate al transito di imbarcazioni che necessitavano di maggiore pescaggio. Con le economie derivanti dal ribasso d’asta e’ stata programmata un’ulteriore fase che prevede anche il dragaggio della zona della piccola pesca”. Lo dice Camillo D’Alessandro, sottosegretario alla Giunta regionale, al consigliere Lorenzo Sospiri. D’Alessandro poi aggiunge: “Avrebbe fatto meglio il consigliere Sospiri, impiegando cosi’ meno tempo, a recarsi in Capitaneria di Porto e a chiedere spiegazioni alla sempre disponibile Autorita’ marittima, piuttosto che scrivere un comunicato che crea solo allarmismi ingiustificati”.