PESCARA – Tra armatori e pescatori spunta l’idea della moratoria. E’ emerso nell’incontro tra il presidente Chiodi e l’Associazione Armatori Pescara che ha formulato diverse richieste, tra cui la convocazione di un consiglio regionale per discutere dell’argomento. Inoltre e’ stato chiesto che siano a carico delle istituzioni le spese relative alla voce “antincendio” delle operazioni di bunkeraggio, che venga garantito l’approvvigionamento idrico ed elettrico sulla banchina sud, all’altezza del ponte del mare, che si provveda, sempre da parte delle istituzioni, alla copertura assicurativa a favore delle imprese e dei lavoratori dipendenti, per la sicurezza a bordo, che sia garantito il trasporto del pescato dalla banchina commerciale al mercato ittico e sia assicurata la protezione del prodotto, che si provveda all’avvicinamento, con un eventuale pontone, delle imbarcazioni all’altezza del ponte del mare, per garantire l’uscita in mare.
E ancora: sono state sollecitate risposte sulle autorizzazioni e sull’utilizzo del macchinario per il soil washing, e’ stato ribadito il “no” al fermo biologico ministeriale, e’ stato sollecitato l’accesso rapido ai tre milioni di euro per la marineria inseriti nel Decreto sviluppo, ed e’ stata chiesta una garanzia affinche’ ci sia copertura finanziaria anche oltre il 30 aprile, se per allora il porto non sara’ ancora transitabile. La Regione, attraverso l’assessore Carlo Masci, ha chiesto di quantificare le somme necessarie per esaudire queste richieste e la marineria attende risposte entro 30 giorni, mentre l’assessore Mauro Febbo sara’ giovedi’ a Bruxelles per seguire le vicende dei tre milioni di euro previsti nel Decreto sviluppo. Quanto alla autorizzazione da parte della Regione per l’utilizzo del macchinario per il soil washing, cioe’ per il trattamento del materiale, la pubblicazione e’ avvenuta ieri ma sono necessari 45 giorni prima del via libera alla operatività.
Chiodi ha distinto la questione in due piani: uno di natura piu’ strettamente politica ed un altro di carattere amministrativo. “In relazione al primo aspetto, – ha dichiarato Chiodi – la forte pressione della comunita’ locale, intendendo per tale le Istituzioni locali e le associazioni di categoria coinvolte, ha portato allo stanziamento di fondi da parte del Governo sia in merito al dragaggio che in relazione alle provvidenze di ristoro per la marineria pescarese. Ma si e’ andati anche oltre dal momento che c’e’ stata la scelta politica della Regione di intervenire con fondi degli abruzzesi per sostenere una marineria ed un porto che dovrebbero essere di competenza statale. Adesso – ha proseguito il Presidente – e’ aperta una seconda partita per la quale dovranno essere investiti il nuovo Governo ed il nuovo Parlamento”.
“Infatti, per l’immediato futuro non si potra’ prescindere da un intervento di rilievo strutturale sul porto di Pescara che ha tante e tali criticita’ che poi finiscono per determinare altissimi costi di manutenzione. Sul piano amministrativo, invece, – ha ricordato Chiodi – l’appalto per il dragaggio e’ stato aggiudicato. Ora sono in corso le varie fasi tecnico-burocratiche richieste dalla legge, compresa la tempistica necessaria per completare le analisi dei fanghi da parte di Sidra ed Arta”. A tal proposito, mentre l’Arta ha gia’ depositato presso il Provveditorato regionale alle opere pubbliche i risultati delle analisi, per lunedi’ o, al massimo, per martedi’ prossimo sono attesi quelli condotti dalla Sidra. “Ci dobbiamo solo augurare – ha auspicato il presidente della Regione – che le analisi dei fanghi dei fondali, effettuate sia dall’Arta che dall’impresa che dovra’ procedere al dragaggio, non siano divergenti. Altrimenti, ci sara’ bisogno di ulteriore tempo per gli approfondimenti del caso ma questo non e’ un problema politico, e’ un problema di natura scientifica sul quale non possiamo incidere”. Intanto, l’assessore Febbo, che giovedi’ si rechera’ personalmente a Bruxelles, ha confermato il buon esito dei contatti con il vice presidente della Commisione europea, Antonio Tajani, per lo sblocco di tre milioni di euro di sostegno alla marineria pescarese.