PESCARA – “E’ passato oltre un mese da quando il presidente della Provincia di Pescara Antonio Di Marco ha ricevuto la mia interrogazione per fare luce sul personale dell’ente, in merito all’applicazione della legge Delrio. Fino ad oggi non ho avuto risposta e non e’ stata neppure convocata la riunione del Consiglio provinciale da me sollecitata proprio per affrontare pubblicamente, con gli altri consiglieri e con i rappresentanti sindacali, la delicatissima questione del futuro dei dipendenti che rappresenta un punto nodale non solo per l’organizzazione della Provincia ma anche per la vita di queste persone”. Lo afferma, in una nota, il consigliere provinciale del Nuovo Centrodestra Guerino Testa.
“Rinnovo quindi la mia richiesta di chiarimenti anche alla luce del fatto che pare sia slittato il termine – inizialmente previsto per il 31 marzo – per la presentazione delle liste di esuberi. Sarebbe opportuno – prosergue Testa – che il presidente Di Marco rendesse noti i contenuti del documento che il dirigente competente, Paolo Campea, ha presentato all’Osservatorio Regionale, documento finalizzato ad individuare quale funzioni si ritengono essenziali per la Provincia e il personale assegnato alle stesse. Sarebbe anche utile sapere quali criteri siano stati seguiti dalla Dirigenza dell’ente e, presumibilmente dal Segretario generale, per pervenire alla formazione di tale lista.
Credo che in molti si chiedano in che modo il presidente intenda portare avanti le iniziative di cui alla riunione tenuta un sabato pomeriggio di fine febbraio con il personale, all’esito della quale pareva che la Provincia di Pescara non avesse esuberi da dichiarare, vista la pronta ricollocazione dei dipendenti nei vari Comuni, coma da accordi presi dal presidente con i sindaci. A quando i bandi di mobilita’?. Altri interrogativi (che probabilmente non troveranno risposta) – si legge infine nella nota del consigliere di opposizione – riguardano la riorganizzazione adottata solo un mese fa che ora viene gia’ rimessa in discussione, cosi’ come viene continuamente messa in discussione la collocazione del personale negli uffici, con traslochi ormai all’ordine del giorno”.