
ROMA – Risse, spintoni, bagarre, commissioni occupate, Camera e Senato disertati: è il giorno della polemica dei Cinque stelle. I grillini intensificano le proteste a tutto raggio. Da ieri sera le porte di accesso agli uffici della presidente della Camera Laura Boldrini a Montecitorio sono sbarrate. Le porte a vetri blindati risultano chiuse a chiave: devono essere aperte dall’interno dai commessi dell’anticamera. Non era mai successo. «Ieri abbiamo assistito in quest’Aula a comportamenti e episodi gravissimi, del tutto estranei a ogni cultura istituzionale ed a ogni prassi democratica», ha detto nell’Aula della Camera la presidente Laura Boldrini, applaudita da tutta l’Aula. I deputati Pd erano tutti in piedi. Del M5S erano presenti solo in tre: mentre Boldrini parlava e l’Aula applaudiva, Fabio Toninelli, uno dei tre M5S in Aula (gli altri sono Mimmo Pisano e Loredana Lupo) si è messo un bavaglio sulla bocca.
E intanto il Movimento 5 Stelle ha formalmente depositato in entrambi i rami del Parlamento la denuncia per la messa in stato d’accusa del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, accusandolo di «attentato alla Costituzione». Il Pd è sulle barricate: «vogliono far saltare democrazia». La richiesta di impeachment è lunga meno di dieci pagine, e viene trasmessa al presidente della Giunta per le Autorizzazioni Ignazio La Russa. Le contestazioni: «Mancato rinvio alle Camere di leggi incostituzionali; abuso del potere di grazia; grave interferenza nei procedimenti giudiziari relativi alla trattativa Stato-mafia». Per il vicepresidente M5s della Camera Luigi Di Maio «Napolitano, seguendo le procedure per la messa in stato d’accusa dovrò rispondere delle violazioni cha hanno messo in un angolo una parte. Da arbitro si è trasformato in giocatore con la fascia di capitano. Tutte le cose che sta facendo sono per una parte». Secca la replica del Colle. «Stato d’accusa? Faccia il suo corso», dice il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al termine della visita al Vittoriano “La Rai racconta l’Italia”.
«La richiesta di M5S di mettere sotto accusa il Capo dello Stato rappresenta un atto scellerato volto solo a far saltare le fondamenta del nostro sistema democratico». Lo dice il capogruppo del Pd alla Camera Roberto Speranza. Parole simili a quelle usate stamane da Matteo Renzi sulla bagarre pentastellata scoppiata ieri in aula : «I grillini, anziché cercare di lavorare per il bene del Paese, hanno trasformato il Parlamento in un ring, facendo ostruzionismo e bloccando la democrazia», ha detto il segretario del Pd ospite di Maurizio Belpietro a La Telefonata su Canale 5. ’«Verso un’altra giornata di “distruzionismo” grillino. Il Parlamento della Repubblica è sequestrato da Casaleggio» scrive il capogruppo di Scelta Civica alla Camera, Andrea Romano, su Twitter. Anche la portavoce del gruppo Forza Italia alla Camera Mara Carfagnasi sfoga su twitter: «La democrazia a 5 Stelle: occupazioni, urla, spintoni e volgarità gratuite. Comprendiamo la sindrome di Peter Pan ma la Camera dei deputati non è un liceo, né tanto meno un asilo».
Saranno tredici le querele nei confronti del deputato M5S Massimo de Rosa, che nella rissa avvenuta ieri sera in commissione Giustizia si è rivolto alle parlamentari Democratiche con un: «Siete arrivate qui solo perché sapete fare bene i p……». Un gruppo di deputate del Pd componenti della commissione Giustizia della Camera ha denunciato il deputato grillino Massimo Felice De Rosa per una frase ingiuriosa nei loro confronti ieri in commissione («siete qui perché siete brave a fare i p…»). «Abbiamo presentato in commissariato l’esposto penale nei suoi confronti. Non possiamo consentire – attacca Alessia Morani, responsabile Giustizia del Pd – un atteggiamento di questo genere, questo non è ostruzionismo ma offesa alle istituzioni».