
ROMA – Niente da fare. Le schede bianche dominano e il nome del nuovo Presidente resta incerto. I voti di oggi di fatto sono serviti soprattutto per testare la compattezza del sostegno a Sergio Mattarella. Pd, Forza Italia e Ncd hanno scelto di votare scheda bianca. Domani il quarto scrutinio potrebbe invece essere quello buono per eleggere il candidato voluto da Matteo Renzi. Sarà la prima votazione dove basterà la maggioranza assoluta, quindi 505 sì.
Al momento, il premier può contare su 554 voti sicuri con la speranza che il numero cresca fino a oltre 580 unità. Ma al netto dei franchi tiratori, la scommessa di Renzi balla su venti voti di scarto. ma i franchi tiratori ci sono anche in Forza Italia e in Ncd. Berlusconi, per arginare i circa 40 parlamentari tentati da Sergio Mattarella, ha deciso che domani Forza Italia non entrerà in aula. Ncd invece ci sarà.
Il premier, pur disposto a tendere una mano, non confida troppo in una retromarcia di Berlusconi sul nome di Mattarella: non dispera di tener in piedi il patto del Nazareno, ma si interroga su quale sia piuttosto il vero disegno di Angelino Alfano. Il leader di Ncd sembra volersi intestarsi la leadership di un muro contro muro dagli esiti poco prevedibili pure sugli equilibri di governo. Di certo se andasse male con Mattarella, dopo la sesta o settima votazione si passerà ad un altro schema, che comprende appunto nomi come Grasso o Cantone, ma non altri.