GIULIANOVA – Al via i primi interrogatori di garanzia nel carcere di Teramo sulla vicenda delle presunti tangenti al Comune di Giulianova. I due principali protagonisti dell’inchiesta della Guardia di Finanza coordinata dai Pm De Feis e Sciarretta, saranno chiamati a chiarire molti aspetti che fanno parte del complesso quadro accusatorio nei confronti degli 8 arrestati e dei 25 indagati.
Si tratta di capire, ora, se i coniugi Di Filippo, assistiti dall’avvocato Guglielmo Marconi, si avvarranno della facoltà di non rispondere o tenteranno di spiegare la loro posizione. In mano ai Pm una discreta quantità di prove sul sistema che la dirigente del Comune di Giulianova, Maria Angela Mastropietro, aveva messo in piedi per gestire a proprio piacimento un certo tipo di rapporto con una serie di ditte.
Le intercettazioni, soprattutto ambientali, dei dialoghi tra lei e il marito Stefano Di Filippo, l’enorme mole di documenti acquisiti dagli inquirenti, ma soprattutto gli accertamenti patrimoniali che testimoniamo un tenore di vita, della Matsropietro, di gran lunga superiore al suo reddito dichiarato: versamenti per quasi 500 mila euro, molti dei quali in contanti, con tagli dai 20 ai 100 euro e perfino una barca, la “Lady M”, anch’essa posta sotto sequestro.
Secondo l’accusa la dirigente dell’Ufficio dei Lavori Pubblici a Giulianova faceva il bello e cattivo tempo, a seconda delle proprie convenienze, favorendo il più possibile la ditta del marito, ma non solo, agendo in contrasto con le norme vigenti quando si è trattato, in un caso specifico, di escludere senza apparente motivo da un invito pubblico del Comune ad una serie di ditte, per la fornitura di erba sintetica per l’impianto del Castrum, un’azienda solo perché preferita a quella del marito per la realizzazione di un capannone privato a Castellalto. Di questo e di altro la Mastropietro e il marito Stefano Di Filippo dovranno, se vorranno, parlare oggi al Gip in carcere, mentre, a seguire, saranno ascoltati anche gli altri due arrestati, i fratelli Andrea e Massimiliano Scarafoni assistiti dall’avvocato Gennaro Lettieri. La prossima settimana sarà la volta dei 4 finiti agli arresti domiciliari: l’imprenditore ed ex assessore Nello Di Giacinto; l’ex dirigente Asl Carmine Zippilli; l’imprendiore Sergio Antonilli e l’amministratore della municipalizzata “Giulianova Patrimonio” Filippo Di Giambattista. Subito dopo sarà la volta degli altri 25 indagati.