ROMA – I cittadini hanno deciso: primo Bersani, secondo Renzi. Se la giocheranno al ballottaggio di domenica. Non si sa ancora qual è il distacco esatto tra i due. I dati ufficiali arriveranno nel pomeriggio. Ne dà notizia una nota dell’ufficio stampa del comitato organizzatore, Italia. BeneComune. “I verbali di scrutinio saranno discussi e approvati nelle prossime ore dai coordinamenti provinciali alla presenza dei rappresentanti dei candidati.
I verbali provinciali così approvati verranno inviati al coordinamento nazionale che li trasmetterà ai Garanti delle Primarie per la proclamazione ufficiale”. I dati usciti sino ad ora – e pubblicati sul sito del comitato organizzatore – sono ufficiosi. Ma è già scattata la baggarre tra renziani e bersaniani.
Nicola Danti, del Comitato nazionale di Renzi: “Il risultato è chiaro e incontrovertibile: si va al ballottaggio con Bersani in testa e Renzi staccato di qualche punto. Qui iniziano i problemi: Stumpo (coordinatore nazionale primarie) oggi dice che i punti di distacco sono 9. I dati acquisiti dai nostri rappresentanti di lista, ancorché provvisori, ci consegnano un dato diverso: 43,4 contro 38,8”.
Serpeggia un certo nervosismo nello staff di Renzi. “Nessuno mette in dubbio nulla – prova a smorzare i toni Simona Bonafè – chiediamo solo che tutti i verbali del voto di ieri siano messi online. Essere a meno cinque o a meno nove da Bersani non cambia perché, come ha detto Renzi, al ballottaggio si parte da zero a zero: però i verbali devono essere messi online affinché ci sia più trasparenza e chiarezza sui risultati”.
“Sulle cifre delle primarie non vi sono incertezze, manca solo l’ufficialità – ha detto Paolo Fontanelli, rappresentante Comitato Bersani a Coordinamento nazionale primarie. “I dati parlano chiaro, tra Bersani e Renzi vi sono quasi dieci punti di distanza, 44,9% contro il 35,5%. Il comitato Renzi inspiegabilmente continua ad accreditare dati di fantasia che non corrispondono a nessun dato trasmesso dagli uffici elettorali del territorio. Errore di valutazione che si ripete già da ieri quando ad urne aperte avevano sostenuto che i votanti erano 4milioni mentre il dato finale è di 3milioni e 100mila votanti, quasi un milione in meno e questo la dice lunga sull’attendibilità dei loro dati”.
Intanto potrebbe essere Marco Frittella a moderare il confronto tra Bersani e Renzi in programma mercoledì alle 21,10 su Rai1. Oggi è in programma una riunione a viale Mazzini per stabilire definitivamente il nome del conduttore e mettere a punto le regole, ma si tratterà comunque di un confronto all’americana che vedrà i due candidati in un faccia a faccia della durata di 120 minuti.