L’AQUILA – Niente primarie del Pd per Stefania Pezzopane. Lo dice la stessa senatrice affermando che non parteciperà alla competizione pre-elettorale perché non le piace una politica “bulimica o ipertrofica” e, soprattutto, i politici che “abusano del loro ruolo e delle loro possibilità”.
Nelle scorse settimane ricorda la parlamentare, il Pd ha deciso di istruire dei sondaggi per testare il gradimento del presidente uscente e di alcuni esponenti del partito: “Hanno inserito anche me. Non posso che essere lusingata dal risultato, dall’indice di fiducia che gli elettori hanno dimostrato nei miei confronti, ben più alto di quello di Gianni Chiodi e degli altri esponentidemocrat. Significa che il lavoro costante e pressante infine paga. Un gradimento diffuso non solo nella provincia dell’Aquila: io lo leggo come un punto a favore per la nostra città”.
La Pezzopane aggiunge: “Pur partendo molto avvantaggiata, grazie al sondaggio e ai risultati politici ottenuti- nell’ultimo anno sono stata candidata ben tre volte: alle elezioni comunali, risultando la più votata tra tutte le liste; alle primarie del Partito Democratico, anche qui sono stata la prima tra gli eletti ottenendo la candidatura da capolista in Senato; alle politiche, con il Pd che anche grazie al mio lavoro sul territorio è risultato il partito più votato – non credo di dover cadere nella bulimia. Tra l’altro svolgo un ruolo molto importante in Senato, dove i cittadini mi hanno votato e rinunciando al seggio, L’Aquila non avrebbe più un rappresentante in Senato. Non ce l’ha neanche alla Camera. Non posso permettere che L’Aquila rimanga senza un suo rappresentante in Parlamento, dove si sta combattendo una vertenza importante, quella della ricostruzione”.
“Le energie in questa regione si devono moltiplicare, per il bene della ricostruzione. Dunque è necessario avere più persone possibili nei ruoli politici chiave. Resterò in Senato, così come l’onorevole Legnini resterà nella squadra di governo. Lavoreremo con D’Alfonso, sperando che i cittadini eleggano consiglieri aquilani e sollecitando il Presidente ad affidare assessorati chiave a personalità politiche del capoluogo. La Regione ha bisogno di un progetto forte, di un rilancio della sua immagine e di concretezza di fatti, perchè l’attuale amministrazione ha fallito, su tutta la linea. E non mi riferisco solo alle ultime vicende di “rimborsopoli” o alle vicende scabrose che hanno coinvolto il presidente. Il fallimento viene da molto lontano: dalla incapacità di sostenere le vertenze aziendali, dalla inefficienza nella risoluzione delle problematiche legate al lavoro, dalla assoluta distanza nei confronti della ricostruzione.
“Dunque – conclude – la Regione ha bisogno di un progetto credibile, a cui intendo partecipare con il mio contributo di idee: il rilancio del tema del lavoro, delle politiche sociali e culturali a lungo mortificate, e un sano protagonismo femminile. Vorrei ringraziare Matteo Renzi e la segreteria nazionale e regionale che hanno molto insistito per la mia candidatura, credendo in me e inserendomi nei sondaggi”.