NAPOLI – Vincenzo De Luca ha vinto le primarie del centrosinistra in Campania. Gli ultimi dati parlano di oltre 77mila preferenze (52%) «È stata una sfida eroica, sarà una rivoluzione democratica» spiega arrivando a Napoli. «È stato un voto libero. Si apre una fase di unità e concretezza dei programmi. Non sarà una passeggiata, ma sono fiducioso».
Il dato finale sull’affluenza dice 157 mila votanti. Il suo avversario Cozzolino ha vinto a Napoli, ma si è fermato al 44%: il vantaggio nel capoluogo non è bastato a superare lo sfidante che ha fatto il pieno di voti a Salerno. Adesso De Luca, sindaco decaduto del capoluogo salernitano, sarà lo sfidante di Stefano Caldoro per la poltrona di presidente della regione. Un rematch della partita giocata cinque anni fa che vide l’esponente del centrodestra imporsi a sorpresa con un largo margine.
De Luca è stato a lungo sindaco di Salerno, carica alla quale è stato rieletto per la quarta volta alle comunali 2011 con il 74 per cento dei consensi. Aveva già ricoperto la carica di primo cittadino della città campana ad interim da maggio a luglio del 1993 e, successivamente, da dicembre 1993 a maggio 2001 (due mandati), e da giugno 2006 a maggio 2011. Nel 2015 è stato sospeso dalla carica dalla prefettura di Salerno, per effetto della legge Severino dopo una condanna in primo grado per abuso d’ufficio. Il 26 gennaio il Tar annulla l’atto.
Poi però la corte d’Appello di Salerno l’ha dichiarato decaduto dalla carica condannandolo anche al pagamento delle spese processuali. A emettere la sentenza sono stati i giudici del secondo collegio, chiudendo un procedimento sulla sua incompatibilità tra il ruolo di primo cittadino e quello di viceministro ai Trasporti durante il governo di Enrico Letta. I fatti risalgono al periodo compreso tra il 3 maggio 2013 e il 22 febbraio 2014, quando De Luca era sindaco ed esponente di governo, seppure privo di deleghe.