ROMA – “È la prima volta che ho l’onore di rappresentare l’Italia nel Consiglio Europeo. Oggi la principale questione che affronteremo tra tante sarà l’immigrazione: sapete che da questo punto di vista l’Italia è molto esigente, perché non siamo ancora soddisfatti della discussione sul regolamento di Dublino che fissa le regole dell’accoglienza dei rifugiati”.
Lo sottolinea il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, lasciando il prevertice del Pse alla Albert Hall di Bruxelles per recarsi al palazzo Justus Lipsius, dove si riunisce il Consiglio Europeo. «Abbiamo lanciato un programma per fronteggiare insieme i fenomeni migratori dall’Africa – continua Gentiloni – l’abbiamo lanciato a gennaio e ci aspettiamo risultati concreti. Oggi sarà fatto un passo avanti tuttavia che, a mio avviso, è importante, perché insieme a Francia e Germania con il Niger firmeremo un primo accordo che vale un centinaio di milioni, un accordo che cerca di mettere più forza nella gestione dei flussi migratori dal Niger verso la Libia».
«Consideriamo che il Niger è l’anticamera dei flussi verso la Libia e quindi, nel contesto di un politica che deve fare molti passi avanti, adesso con Hollande e Merkel e insieme al presidente nigerino Mahamadou Issoufou ne facciamo uno piccolo ma significativo», conclude Gentiloni.