PESCARA – Il Processo sulla mega discarica di Bussi sarà a porte chiuse. Il presidente della Corte d’Assise di Chieti, Geremia Spiniello, ha deciso di escludere giornalisti e telecamere, rispettando le modalita’ previste dal rito abbreviato, un tipo di giudizio che si svolge in camera di consiglio e quindi senza pubblico, a meno che non siano gli imputati a chiedere che le udienze si svolgano pubblicamente.
I pm Giuseppe Bellelli e Anna Rita Mantini hanno pero’ chiesto di tenere il processo a porte aperte e a loro si sono associati anche gli avvocati delle parti civili. I difensori dei 19 imputati, quasi tutti ex amministratori e vertici della Montedison accusati, tra l’altro, di inquinamento delle acque, si sono invece opposti parlando di “un circo mediatico giudiziario” che influenzerebbe la serenita’ della decisione. Cosi’ alla fine il processo si e’ tenuto a porte chiuse.
Sempre oggi e’ stata rigettata la richiesta di escludere dalle parti civili la Solvay. Inoltre sono stati ascoltati l’ingegnere Luigi Guarracino, ex direttore dell’Ausimont-Montedison, e il perito chimico Maurizio Piazzardi. I due sostanzialmente hanno detto di non sapere nulla della mega discarica.
La prossima udienza si terra’ il 4 aprile. In quell’occasione e’ prevista la requisitoria dei pm. L’8 aprile, invece, si terra’ l’udienza davanti alla Corte d’Appello dell’Aquila riguardante l’istanza di ricusazione presentata dagli avvocati della Montedison nei confronti del presidente della Corte d’Assise di Chieti, Geremia Spiniello. Secondo i difensori della Montedison il giudice in un’intervista avrebbe anticipato il suo giudizio sull’esito del processo.